In scena al Teatro Mercadante di Napoli Il Giuoco Delle Parti, adattamento da Pirandello di Roberto Valerio, Umberto Orsini e Maurizio Balò, con Umberto Orsini, Alvia Reale, Totò Onnis, per la regia di Roberto Valerio; una produzione Compagnia Umberto Orsini s.r.l. (repliche fino a dom. 18 Dicembre).
Scritto nel 1918, Il Giuoco Delle Parti è uno dei drammi più famosi e rappresentati al mondo di Luigi Pirandello (egli stesso lo cita nei Sei Personaggi In Cerca D’Autore come dramma che la compagnia di comici deve mettere in scena). Narra la vicenda di Leone Gala, filosofo cinico, tradito dalla frivola moglie Silia con l’amico Guido Venanzi. I coniugi non vivono più insieme, pur mantenendo rapporti civili. Ma quando Silia sarà importunata da un gruppo di ubriachi che la scambiano per una prostituta esigerà vendetta da parte del marito (era l’epoca dei duelli d’onore). Il Gala accetta la sfida, ma a scontrarsi dovrà essere Venanzi – amante di lei presente al momento del misfatto, ma nascostosi per salvarle l’onore – perché questo vuole “il giuoco delle parti”. A distanza di quindici anni dalla messa in scena di Gabriele Lavia al Teatro Eliseo di Roma, il protagonista Umberto Orsini riprende lo spettacolo ma, per raggiunti limiti di età, lo ripropone come un viaggio nella memoria di Leone Gala che, nel frattempo, è stato ricoverato in una clinica psichiatrica. “Leone Gala – ci spiega Orsini – è un filosofo che ha raggiunto una stramba saggezza. Tende a vivere senza inciampi, senza discussioni inutili, senza compromettersi più di tanto. Invulnerabile al dolore, impenetrabile alla gioia, sta alla finestra a guardare la vita altrui. La sua estraneità alla vita è la sua salvezza, ma anche la sua condanna”.
L’originale messa in scena di Roberto Valerio risulta convincente per le interpolazioni del tutto in linea con il testo originale. I momenti salienti del dramma ci sono tutti e lo spettacolo risulta fluido, efficace e moderno. Umberto Orsini ha il dono di rendere verosimili e facilmente comprensibili i ragionamenti – a volte anche sofistici – dell’autore. Il resto lo fanno gli altri due bravissimi co-protagonisti: Alvia Reale (Silia Gala) e Totò Onnis (Guido Venanzi). Ingegnose le scene di Maurizio Balò, eleganti i costumi di Gianluca Sbicca.
Da vedere.