In scena al Teatro Nuovo di Napoli MA, monologo scritto da Linda Dalisi e interpretato da Candida Nieri, vincitrice del Premio Ubu enfant prodige della scena teatrale al femminile, diretta da Antonio Latella (repliche fino a dom. 20 Novembre).
Con MA Linda Dalisi intende omaggiare la figura del grande poeta e cineasta Pier Paolo Pasolini da un punto di vista umano e privato. La sillaba Ma è la prima parola che imparano ad articolare i bambini, per indicare la madre, per esprimere un’esigenza, per chiedere protezione. E proprio la figura della madre è centrale sia nella vita di Pasolini che nella sua produzione cinematografica. Basti citare il lamento di Maria ne Il Vangelo Secondo Matteo, tragica prefigurazione della fine dell’autore stesso. “In tutte le vittorie e sconfitte di Pasolini – afferma Latella – c’è sempre la madre. Le mamme, icone di un’Italia dove tutto è irrecuperabile, ma, ogni volta, MA diventa anche altro: per una madre che piange un figlio, un Gesù dei poveri, un operaio, un pittore, un re Edipo, per un paese che scaccia gli intellettuali tutto è madre e si fa madre”. “Con Pasolini – prosegue la drammaturga Linda Dalisi – parto alla ricerca di una lingua, perciò dopo il suono labiale del “ma” la ricerca prosegue nella parola, che diventa Parola con la P maiuscola, una forza generatrice, ovvero la Poesia. Madre Poesia. E da quella Parola arrivo all’immagine e poi al senso”.
Nasce così un omaggio che non racconta ma evoca, attraverso l’uso delle parole e dei suoni. La bravura di Candida Nieri emerge dalla forza con cui sa dosare parole, gestualità, emozioni. D’altro canto lo spettacolo, già privo di azione, anche solo raccontata, mette a dura prova per l’eccessiva staticità e i tempi – soprattutto nella prima parte – un po’ troppo diluiti. Più emozionante sotto finale.