In scena al Teatro Nuovo di Napoli L’Apparenza Inganna di Thomas Bernhard, con la drammaturgia di Sandro Lombardi, che ne è anche interprete con Massimo Verdastro, per la regia di Federico Tiezzi; una produzione Associazione Teatrale Pistoiese e Compagnia Lombardi/Tiezzi (repliche fino a dom. 21 Gennaio).
Scritto nel 1983, L’Apparenza Inganna è una storia di due solitudini che non comunicano fra loro ma che sono più simili di quanto vorrebbero. Due fratelli, Karl e Robert, diversi caratterialmente ma entrambi rapiti dall’amore per l’arte della scena, continuano a frequentarsi il Martedì e il Giovedì, alternatamente a casa dell’uno e dell’altro, anche dopo la morte di Martha, moglie di Karl che ha inaspettatamente lasciato in eredità a Robert la casa di campagna. “E’ la storia di due fallimenti storici ed esistenziali – spiega Tiezzi – che, col passare del tempo, portano ad una pietrificazione dell’essere, a una esistenza claustrofobica”.
Tiezzi lavora bene sul rapporto complementare e speculare dei due fratelli, pur affrontando un testo non facile, fatto per lo più di monologhi cui seguono battibecchi sottili e arguti. Anche le scene essenziali di Gregorio Zurla e i costumi di Giovanna Buzzi, restituiscono un’atmosfera di claustrofobica auto-relegazione. I due interpreti, Sandro Lombardi e Massimo Verdastro, caratterizzano bene due personaggi ipocriti e rancorosi, sotto una superficie calma e civile. Tuttavia, lo spettacolo decolla solo a metà del primo atto, per farsi veramente interessante nel secondo. Da ricordare che questo è un riallestimento di uno spettacolo che nel 2000 vinse il Premio Ubu per la Miglior Regia.