Fino a domenica 1 marzo 2015 al Teatro dell’Orologio va in scena “Operamolla”di e con Luca Ruocco e Ivan Talarico. Scene e oggetti di Stefania Onofrio, oggetti elettrificati di Antonio Guarino, tecnico di scena di Francesco Rita. Operamolla è una produzione di DoppioSenso Unico, Teatro dell’Orologio, Progetto Goldstein.
Con Operamolla ritorna al Teatro dell’Orologio il duo DoppioSenso Unico, compagnia tra le più apprezzate e sorprendenti del panorama teatrale romano.
Il loro modo sempre inedito di affrontare gli argomenti li porta a chiudere una ideale trilogia, iniziata con il suicidio de “La variante E.K.” e passata per l’alienazione in “gU.F.O.”, con il tema della malattia.
Non si capisce come le sagome strampalate di Luca Ruocco e Ivan Talarico riescano a far ridere così tanto partendo da argomenti così cupi e manipolando con disinvoltura inaffrontabili tabù. Eppure ci riescono e questo è uno dei loro punti di forza: trattare con leggerezza il pesante. Il pensante.
Ridere, ma non deridere, proprio perché tutti – loro per primi – profondamente coinvolti nelle situazioni proposte.
Operamolla è lo spettacolo della malattia e della guarigione, della speranza nella resurrezione e dell’inevitabile fine, che può esser felice.
Tre fratelli chiusi in casa. Due vivi, uno vegeto. Il divertimento non è molto, l’unico svago sono le malattie. La speranza è quella di morire, perché la certezza è che la carne risorgerà subito.
Ma il fratello che vegeta, sarà morto? Sarà risorto senza dir niente agli altri due? Il Guaritore, mistico figuro che manda all’aria ogni malanno, ha le risposte.
Ma dimentica le domande.