Da giovedì 19 marzo al Teatro Cilea è i scena “Buon compleanno!”, scritto e diretto da Pier Francesco Pingitore con Martufello, Manuela Villa, Stefano Ambrogi, Nadia Rinaldi.
Completano il cast: Camillo Toscano, Carlo Ettorre, Enrico Maria Carraro Moda e Yasmin Ussani.
Scene e costumi:Graziella Pera.
Festa di compleanno per papà Maurizio, che compie cinquant’anni. Ristoratore che ha fatto fortuna. Oggi è proprietario del ristorante più frequentato della città.
La moglie Giulia, piacente, quarantacinque anni, ex Miss Roma. Ha preparato il suo famoso sartù di riso. Spartaco, cinquantenne, miglior amico di Maurizio. Gioielliere. Patrizia, sua moglie. Gioielliera anche lei. Bussano alla porta. E’ un fattorino che porta la torta con le candeline per il buon compleanno. Ma chi l’ha ordinata? La moglie? Grazie cara. Ma veramente io non ho ordinato niente, avevo fatto lo strudel… Allora tu, tu? Non si trova chi ha ordinato la torta.
Ah, dice il fattorino, qui c’è anche un biglietto d’accompagnamento. Poteva dirlo subito. Lo prende la moglie e legge: “Uno tsunami di auguri, tesoro. Ines”. Chi è questa Ines? Ma quale Ines, io non conosco nessuna Ines. Ai due: conoscete qualche Ines voi? No, no, ah sì: Ines è il nome della zia… Certo, la cara zia Ines! E dov’è? E’ morta dieci anni fa.
Il fattorino insiste: possibile che non conosciate Ines? Eppure Ines è questa. Tira fuori la foto di una ragazza in costume da camerierina tirolese.
Ma la foto non dice niente a nessuno dei quattro. Il fattorino cambia tono. Tira fuori una mitraglietta e la punta su di loro. Terrore. Tutti contro il muro, chi si muove è morto. Ma che vuole, soldi ne abbiamo pochi, li prenda. Macchè soldi. Tra voi c’è il colpevole di un omicidio. Tre anni fa, quando eravate in vacanza tutti e quattro insieme sulle Dolomiti, sparì la cameriera che serviva al vostro piano. Foste anche interrogati, ma dichiaraste che non ne sapevate nulla. Quella donna era mia moglie. (Mostra la foto). Da allora nessuno l’ha più vista, la polizia ha da tempo sospeso le ricerche. Sono sicuri che sia stata uccisa.
La polizia vi lasciò andare. Ma io so che uno di voi o forse tutti e quattro l’avete ammazzata. Ho trovato un indizio pochi giorni fa rimettendo a posto le sue cose: un biglietto in cui uno o una di voi le dava un appuntamento. Mostra il biglietto: “Vieni alle dieci stasera al solito posto, devo parlarti. E’ importantissimo”. Non c’è firma. E allora che c’entriamo noi quattro? Chiunque può aver mandato quel biglietto. Ma era in una busta con questa foto: vedete siete voi quattro con Ines al centro. Sì, ora ricordo, era una ragazza molto gentile, che ci chiese una volta di farci una foto tutti insieme. La facemmo con l’autoscatto…
Ma c’è dell’altro. Tre giorni fa mi è arrivata una lettera anonima, con la stessa foto e un altro biglietto, con una macabra battuta. Lo mostra e legge: “Tra questi c’è l’assassInes…”.
Ora dovete parlare. Se non verrà fuori il nome del colpevole, vi uccido tutti e quattro. Cominciano gli interrogatori. Ognuno è pronto ad accusare l’altro…
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