Il Teatro Bellini di Napoli ospita fino al 16 marzo lo spettacolo di Emma Dante dal titolo evocativo Extra moenia con Verdy Antsiou, Roberto Burgio,Italia Carroccio, Adriano Di Carlo,Angelica Di Pace,Silvia Giuffrè,Gabriele Greco, Francesca Laviosa, David Leone,Giuseppe Marino, Giuditta Perriera, Ivano Picciallo, Leonardo Saffi, Daniele Savarino. Questo nuovo lavoro nasce dalla fusione di due diversi laboratori di scrittura scenica ovvero il saggio di fine corso dell’anno accademico 2019-2020 della Scuola del Teatro Biondo di Palermo e dall’ERACM (l’Ecole regionale d’acteurs de i Cannes e Marseille) nonché il contributo degli attori della Compagnia Sud Costa Occidentale che lo hanno in gran parte modificato.
A sipario aperto, illuminate da luci potenti, gli spettatori vedono quattordici persone che mimando l’atto di svegliarsi chi con profondi sbadigli, chi ponendo fine al proprio russare, si liberano a poco a poco di pigiami,coperte, sciarpe, calzettoni per dare vita ad altrettanti personaggi da subito avvertiti come fastidiosi e osceni nell’esibire dolore ed emarginazione. Si, sono coloro che noi intra moenia non vogliamo vedere e volutamente ignoriamo. Corrono,saltano, urlano, si dimenano. Ma chi sono? Dove sono diretti? Quale impatto hanno sulla vita di coloro che sono all’interno delle mura della città? Cosa vogliono e pretendono? Pietà, compassione, rispetto? Eccoli ben allineati sul proscenio. Sono una corte dei miracoli che si esprime con gesti sguaiati non privi di eleganza e di raffinatezza creando un’insolita armonia di colori e di voci.
C’è il capotreno che segnala ai passeggeri i numerosi ritardi dei convogli e le fermate ancora da effettuare, un militare che esalta la guerra e i suoi benefici effetti, l’immigrato congolese che racconta il calvario per raggiungere l’Europa, la prostituta ucraina spaventata dai bombardamenti, la studentessa islamica che si batte per la libertà delle donne, due giocatori del Palermo calcio, due innamorati che si promettono amore eterno ma lei tra baci e carezze e giri di valzer non si decide a sposare, una famiglia religiosa che cerca di fare proseliti. E tutti si ritrovano per strada a condividere con altri diseredati la propria vita.
Il treno, la piazza, la chiesa, il mercato, il campo di battaglia, il mare in tempesta sono gli scenari delle loro urla di richiamo, di speranza, di libertà.
I personaggi sono consapevoli di essere parte integrante di un rito collettivo che termina guardando in alto alcuni vestiti di Carnevale e in basso il mare soffocato dalla plastica dove tutto va alla deriva . Non c’è compassione, neppure per la donna stuprata che declama la prima lettera di san Paolo ai Corinzi sostituendo la parola carità con quella amore sulle note di Experience di Ludovico Einaudi, davvero struggente.
Emma Dante si riconferma una delle figure di spicco del teatro italiano e non solo. La sua esplorazione rivolta ai drammi del nostro tempo la rende una voce unica ed insostituibile. In Extra Moenia tanti gli argomenti che stimolano approfondimenti e riflessioni: lo stupro di gruppo, l’indifferenza verso i poveri, i diversi, gli emarginati, gli orrori della guerra e la pericolosità nel legittimarla, la banalità del male, la lotta al patriarcato. Il suo è sempre stato e sarà un teatro di denuncia fondato su un’estetica essenziale e provocatoria e sulla corporeità degli attori che anche in questo spettacolo si sono rivelati capaci di accogliere ed esaudire i desideri dell’autrice e regista palermitana.
Qualche tempo fa Emma Dante ha rilasciato un’intervista a Anna Bandettini de La Repubblica informando che si sarebbe trasferita a Roma. Noi di Mydreams apprendiamo la cosa con riserva perché crediamo che l’humus di una città come Palermo sia indispensabile al suo modo di fare teatro. Le auguriamo tuttavia ogni bene insieme agli spettatori che ieri sera, alla prima napoletana, hanno tributato a lei, in qualità di autrice e regista e ai suoi attori lunghi e calorosi applausi.