Dopo lo straordinario successo al Teatro Bellini con “Dignità autonome di prostituzione” (spettacolo che ha rivoluzionato le convenzioni classiche del teatro e che lo scorso novembre ha compiuto 10 anni) Luciano Melchionna si sposta al Teatro Augusteo di Napoli, con “Parenti Serpenti”. In scena fino a domenica 21 gennaio, lo spettacolo è ispirato all’omonimo e celebre film di Monicelli. Lello Arena, protagonista della divertente e amara commedia scritta da Carmine Amoroso, sul palco è affiancato dagli attori Giorgia Trasselli, Raffaele Ausiello, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Autilia Ranieri, Annarita Vitolo, Fabrizio Vona.
Al centro della commedia teatrale, proprio come nel film, troviamo due genitori anziani in attesa di rivedere – per le festività del Natale – i figli cresciuti, che per lavoro vivono in altre città. Un incontro caratterizzato dai ricordi, dal calore familiare, dall’affetto di figli e parenti che in queste occasioni cercano di liberarsi e di rigenerarsi dai loro impegni quotidiani, dalle nevrosi e dall’andamento di coppia di cui sono ormai intrisi. All’occorrenza, però, gli amati genitori avanzano una proposta ai figli, che andrà a rompere gli equilibri familiari. In un crescendo di situazioni, in cui si passa dall’umorismo surreale e grottesco a momenti estremamente drammatici, Melchionna con “Parenti Serpenti” porta in scena un attualissimo spaccato di vita familiare, un manifesto di risate, lacrime ed emozioni, in cui lo spettatore entra a far parte della scena, si riconosce e mette a confronto la propria vita con quelle dei personaggi della commedia.
«Cerco sempre di raccontare qualcosa che ho sperimentato sulla mia pelle – racconta Luciano Melchionna – che ho letto negli occhi di chi mi sta intorno. Una commedia che vede Lello Arena nei panni di un padre, un nonno, che racconta la vicenda come se fosse già accaduta, il tutto con una nota di tristezza, con un piccolo manifesto che sono le emozioni, in un periodo in cui in teatro non se ne parla più».