Lo scorso weekend al Nest di San Giovanni a Teduccio è andato in scena l’allestimento del “Il Berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, regia di Giuseppe Miale di Mauro, con Valentina Acca, Mario Cangiano, Giuseppe Gaudino, Adriano Pantaleo.
«Questo nuovo allestimento del Berretto a sonagli – ha sottolineato il regista- in occasione del decennale della Compagnia, è una moderna rivisitazione del testo originale adattato al dialetto napoletano, con attori che vestono panni maschili e femminili ad eccezione della protagonista femminile Beatrice(Valentina Acca)».
Ancora attuali i temi trattati nel capolavoro pirandelliano composto nel 1916, commedia di passione e grottesca comicità, specchio deformato della curiosità provinciale, dove nulla è come appare. Il tema dominante è quello della vana ricerca della verità, a tal fine i personaggi si arrovellano, cercando di costruire una personale e di comodo, fino all’inevitabile e distruttivo finale. La severa Beatrice(Valentina Acca),decide di denunciare all’incapace delegato Spano(commissario di provincia) la tresca, che suo marito intrattiene con Nina la moglie del rassegnato scrivano Ciampa(che lavora per suo marito). La risoluta mamma di Beatrice e il fratello, lo stesso Ciampa cercano in tutti i modi di tenere nascosta la cosa per tenere pulito il nome della famiglia. A Beatrice viene consigliato di fingersi pazza perché mostrare a tutti la verità è sconveniente e pericoloso, siamo tutti dei “pupi” prigionieri nel gioco delle parti,anche se vorremmo andare in giro a gridare la verità in faccia alla gente! Chi sono i veri pazzi? I gretti e pettegoli borghesi del paese, che osservano tutto e tutti giudicando, o la signora Beatrice che vuole affermare solo la verità? Il titolo è una potente metafora sull’incertezza delle relazioni umane, che solo apparentemente somiglia a una tragedia greca, ma in realtà rappresenta una umanità mediocre, ridicola, incoerente, fredda, illogica, cinica, nella sua nullità totale. Molto efficaci le musiche di Flo, le scenografie di Luigi Ferrigno, i costumi di Giovanna Napolitano, le luci di Paco Summonte, la grafica di Carmine Luino.
Cerca
-
Articoli recenti
Find us on Facebook
-