Dall’11 settembre al 15 novembre 2020 il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli ospita una mostra dedicata all’artista napoletano Vincenzo Gemito dal titolo Dalla scultura al disegno. Fortemente voluta dal Direttore Sylvain Bellenger e dal suo omonimo Christophe Leribault del Petit Palais di Parigi dove si è svolta una prima esposizione dal titolo Gemito. Le sculpteur de l’ame napolitaine.
La mostra è a cura di Jean-Luop Champion, Maria Tamajo Contarini e Carmine Romano. Attraverso l’esposizione di oltre 150 opere tra sculture, dipinti e disegni suddivisi in nove sezioni si ha un panorama completo dell’attività del grande artista anche con riferimenti ai suoi contemporanei.
Sezione I- Antonin Moine e il pescatore napoletano nella scultura francese prima di Gemito
Sezione II- Ragazzi napoletani
Sezione III- Busti di artisti
Sezione IV- Il viaggio a Parigi, i Saloni e l’Esposizione Universale
Sezione V- Mathilde Duffaud
Sezione VI- Ritorno a Napoli. La follia
Sezione VII- Anna Cutolo
Sezione VIII- Gemito disegnatore del ‘900
Sezione IX- Ritorno all’Antico
La maggior parte delle opere proviene dal Museo del Real Bosco di Capodimonte ,altre dalla Collezione Intesa Sanpaolo-Gallerie d’Italia Palazzo Zavallos Stigliano di Napoli, dal Polo Museale della Regione Campania (Museo e Certosa di San Martino, Castel Sant’Elmo), dal Museo Archeologico nazionale di Napoli,dalle Gallerie dell’Accademia di Belle Arti di Napoli,dal Museo d’Orsay di Parigi,dal Philadekphia Museum of Art e dal Getty Museum di Los Angeles negli USA, dalla GAM-Galleria di Arte Moderna e dalla GNAM- Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma nonché da raccolte private.
“Nell’esilio di questa dimora, visse per vent’anni Vincenzo Gemito che una divina follia tenne vicino alla Bellezza non alle altre miserie della vita” Testo della targa commemorativa realizzata nel 1954 in Via Tasso
“Gli adolescenti popolani che egli prendeva a modello afferivano all’impasto mirabile della sua cera e della sua creta magnifici brani di nudità,riarsa dal nostro sole ardente e intinta come colore nel bronzo”. Salvatore Di Giacomo
Vincenzo Gemito (Napoli 16 luglio 1852-Napoli 1°marzo del 1929), è stato uno scultore,disegnatore ed orafo. Insofferente ai canoni dell’Accademia delle Belle Arti, si formò attingendo dalla osservazione di cose e persone nei vicoli della città partenopea e dalle sculture conservate nel Museo Archeologico. La sua prolifica attività lo portò a Parigi negli anni 1876-77. Fece ritorno a Napoli in seguito ad una grave crisi a causa della quale si segregò nella sua casa per molti anni passando anche per la casa di cura Villa Fleuret. Due le donne della sua vita:Mathilde Duffaud e Anna Cutolo. Tra le sue opere più importanti ricordiamo:il Pescatorello,l’Acquaiuolo,la statua di Carlo V sulla facciata del Palazzo Reale di Napoli, la Zingara.
Prenotazioni e acquisto biglietto on line sul sito Coopculture
Orario:8.30-19.30 Chiusura settimanale :Mercoledì
Costo: intero 10 euro- ridotto a 2 euro per visitatori di età compresa tra i 118 e i 25 anni. Gratuito per i minori di anni 18 e per i titolari di Artecard