Dal 7 aprile al 5 giugno il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospiterà la mostra personale di Alessandro Kokocinski dal titolo “Kokocinski. La Vita e la Maschera: da Pulcinella al Clown”. lL’esposizione sarà visitabile dal lunedì alla domenica dalle ore 09:00 alle ore 19:30. Chiuso il martedì.
Promossa ed organizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, la mostra si compone di oltre settanta opere polimateriche, dalle tecniche fortemente innovative, ispirate alla metamorfosi della maschera, che l’artista definisce «mediatrice fra noi e il vuoto insondabile celato», la cui iconografia accompagna da sempre la storia e la storia dell’arte: fra mito, finzione e realtà.
Il percorso espositivo si articola in sei aree: L’Arena, Pulcinella, Petruška, Sogno, Il Clown, Maschera Interiore. L’itinerario è animato da tre grandi installazioni che compongono una miscellanea figurativa satura di spunti linguistici, rielaborazioni di opere precedenti assemblate in nuove configurazioni, variazioni tematiche, affacci e ritorni: tutte sostenute dal rapporto tra finzione e realtà. Ambiente, società, che nella parodia grottesca dell’installazione Sguardo al futuro nascente, sono filtrati attraverso un nuovo modello di capitalismo globale e attraverso un ritorno a l’ incubo atomico, visione che costringe l’artista a sottolineare come «o si cambia sistema di sviluppo oppure sarà un suicidio globale».
Perturbante a tratti e più che mai soave, Kokocinski, combina gli spunti del fantastico di impronta russa col realismo sudamericano (assimilato durante la giovinezza trascorsa tra Cile e Argentina: le terre che accolsero la sua famiglia esule dall’ Europa straziata dalla macchina totalitaria), la tradizione pittorica italiana e spagnola coi monumenti del teatro popolare napoletano, il dettato dell’arte scenica con quello della componente circense: Pulcinella affianca Petruška, si mescola alle clownerie, la stravaganza teatrale si alterna alla gravità, gli esercizi coi cavalli alle tauromachie. In una galleria di composizioni mosse da flussi esistenzialisti. La coscienza della maschera umana tutto permea ed il mascheramento diviene verità.
Afferma il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo: «La mostra del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, oltre a rappresentare il punto più alto della produzione artistica di Kokocinski, può considerarsi anche una sintesi del suo percorso esistenziale. L’arte del Maestro va letta, infatti, in parallelo alla sua esperienza di vita, e la mostra dà un forte contributo in tal senso, in quanto costituisce l’occasione per conoscere non solo l’opera di un uomo che ha vissuto direttamente alcune tra le più grandi tragedie del Novecento, ma anche quella di un artista che ha avuto la fortuna di vivere una delle più dinamiche stagioni dell’arte, quella degli anni Settanta, fatta di ricerca, sperimentazione e scoperta. Il messaggio quanto mai attuale di Kokocinski, in conclusione, ruota intorno al rispetto per la dignità umana, condizione indispensabile perché questo nostro mondo sia sempre più orientato alla mutua comprensione e alla collaborazione tra i popoli, al di là delle rispettive convinzioni religiose, culturali e politiche di ciascuno. Non posso quindi fare a meno di esprimere il mio personale ringraziamento a Kokocinski, cui sono legato per via di un sincero rapporto umano protrattosi negli anni e caratterizzato da un proficuo scambio culturale, che mi ha permesso, tra l’altro, di comprendere appieno la poetica artistica del Maestro avvalorata dall’ apprezzamento per le sue opere.».