Accolti da migliaia di fan in estasi che urlano “Watanka”, il grido di coraggio dei 6 protagonisti di Braccialetti Rossi, la serie TV targata Rai 1 arriva a a Giffoni Film Festival. Carmine Bruschini (Leo), Lorenzo Guidi (Rocco), Brando Pacitto (Vale), Pio Luigi Piscicelli (Toni), Aurora Ruffino (Cris) e Mirko Trovato (Davide) – grandi ospiti di oggi –hanno sfilato sul blu Carpet della Cittadella mandando in delirio i giovani giurati del Festival.
Oltre ad aver ricevuto l’Explosive Talent Award, il premio riservato alle giovani promesse del cinema e della TV, i giovani protagonisti della serie sono stati omaggiati anche con i MyPuppit, simpatici pupazzi di stoffa che ritraggono le loro sembianze.
«Stamattina siamo stati in un reparto di Salerno dove abbiamo incontrato dei pazienti gravi. Ci hanno ringraziato per la normalità con cui raccontiamo le loro storie» hanno raccontato i ragazzi ai loro coetanei giurati. «Siamo diventati degli idoli, sì, ma rappresentando dei personaggi che, esteticamente, di bello non hanno nulla. Dedichiamo la serie a chi vive queste realtà».
«Da adolescente ho perso la gamba, un polmone e una parte di fegato a causa di un tumore» ha raccontato ai ragazzi Albert Espinosa, autore dell’idea originale della serie «Così a 14 anni mi sono ritrovato a lungo in ospedale con un braccialetto rosso al polso. Non mi sono però mai sentito diverso perché i medici mi hanno insegnato che, anche se non avevo più una gamba, c’era una protesi; anche se avevo perso un polmone, si poteva vivere con la metà di ciò abbiamo e che al posto della porzione di fegato che mi avevano tolto – che aveva la forma di una stella – c’era uno sceriffo».
«Le riprese della seconda stagione inizieranno ad agosto: 4 puntate verranno girate quest’anno e 4 il prossimo. Abbiamo deciso di prenderci del tempo perché la scrittura è un terreno su cui il regista può far nascere alberi stupendi» ha dichiarato Carlo degli Esposti, presidente di Palomar, casa di produzione di Braccialetti Rossi.
«Dopo aver visto una puntata della serie in Spagna, ho subito voluto acquisire il prodotto: peccato di essere riuscito a prendere i diritti solo per l’Italia. L’ho mostrata a Eleonora Andreatta (ndr, Direttore Rai Fiction) che, dopo aver visto solo una puntata e mezzo mi ha detto si fa – prosegue degli Esposti – All’inizio mi hanno dato del pazzo per aver preso una storia dove con ragazzi in coma, senza una gamba o a cui viene amputata nella prima puntata. Sia io che la Rai abbiamo preso una decisione coraggiosa; il successo è meritato».
«Ci è sembrata una storia necessaria da raccontare. E’ una sorta di romanzo di formazione, una pietra miliare per tutta un’intera generazione di teenager che sta crescendo insieme alla serie TV» ha aggiunto la Andreatta. «Per Rai Fiction è importante dare voce ai ragazzi di oggi e credo che con Braccialetti Rossi ci siamo riusciti».
«E’ la terza volta che vengo a Giffoni: la prima è stata nel 1985 quando ho vinto il Grifone d’Oro con il mio primo film Corse di Primavera. Sono poi tornato qualche anno dopo come curatoredi una delle sezione del Festival: alimentavo i dibattiti dei ragazzi dopo la visione dei film» ha dichiarato Giacomo Campiotti, regista della serie.