Dopo “Chi non muore si rivede” la compagnia stabile del Teatro Mio è torna in scena con “I casi sono due”. Lo spettacolo, scritto da Armando Curcio e diretto da Bruno Alvino, rientra nell’ambito della rassegna “Serate al chiostro”, rassegna in programma a Vico Equense – fino al 27 agosto – presso il Complesso della SS. Trinità e Paradiso. La commedia napoletana in due atti (l’originale è di tre) vede al centro della storia uno stravagante cuoco di nome Gaetano (Natalino Di Guida), al servizio del barone Ottaviano Del Duca (Tonino Paola) e della moglie Aspasia (Luisa Russo). Il barone e la sua consorte, ormai anziani, soli e senza eredi, vivono la loro triste vita in compagnia di un cane, Medoro. Il barone cerca di dare una ventata di positività alla sua esistenza piatta e scontata. Si rivolge ad un investigatore privato (Bruno Alvino) per rintracciare un figlio nato da un’avventura giovanile e subito dopo confessa a sua moglie l’esistenza dell’erede illegittimo. Aspasia, moglie amorevole, decide di perdonarlo e di sostenerlo in questa ricerca. In casa con loro due vivono il cameriere Giuseppe (Bruno Alvino), la cameriera Maria (Tina Norvello), il maggiordomo Federico (Nando Rossi) e il cuoco, Gaetano Esposito: un uomo ignorante, sgradevole e per giunta anche ladro. Sarà proprio quest’ultimo, il cuoco, a diventare il protagonista di questa brillante commedia. Dalle ricerche dell’investigatore Sormani si evince che Gaetano Esposito sia il figlio ricercato. Il cuoco passa così da dipendente a padrone di casa, diventando ancora più rozzo e maleducato, gettando la casa in scompiglio. Una notizia sconvolgente cambierà nuovamente la storia. L’investigatore torna a casa del Barone affermando che c’è stato un caso di omonimia e che in realtà il figlio che stavano cercando è un altro: un giovane privo di intelligenza e di ogni spirito vitale, un uomo con cui Ottaviano Del Duca non trova alcuna affinità. E mentre tutti gli abitanti della casa si stavano abituando al nuovo arrivato, ecco che arriva un altro colpo di scena. La testimonianza di una donna riporta alla luce la verità sul vero erede del Barone. Gaetano Esposito è il figlio legittimo. Il cuoco, rammaricato e sfiduciato dagli eventi che hanno stravolto in pochi giorni la sua vita, decide di abbandonare la dimora portando con sé l’argenteria di famiglia. La storia si conclude con l’amaro in bocca per la coppia di anziani, che ritornano alla vita di sempre, in cui a regnare è la solitudine.
“I casi sono due” è ben rappresentata dalla compagnia del Teatro Mio. I momenti comici si alternano a quelli malinconici, dando un retrogusto agrodolce, in cui lo spettatore riesce a divertirsi e allo stesso tempo rimane affascinato dalla bravura dei personaggi.
Prossimi spettacoli in programma nel cartellone di “Serate al Chiostro”: 17 agosto “Il Paese dei balocchi” (animazione e giochi propedeutici al teatro per bambini e ragazzi), 18 agosto I Ditelo voi, 19 Agosto Note di viaggio /cena spettacolo con Gaemaria Palumbo band, 27 agosto Paolo Caiazzo.