In scena, al Teatro Bellini di Napoli, lo Spellbound Contemporary Ballett diretto da Mauro Astolfi in “Carmina Burana”, su musiche di Carl Orff, Vivaldi, Karlic, Caracciolo, Thatrum Instrumentorum; una produzione Spellbound con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Maiori (repliche fino a dom. 2 Aprile).
Forte di una cifra stilistica inconfondibile, esaltata da un ensemble di danzatori considerati tra le eccellenze dell’ultima generazione, la danza espressa da Spellbound – compagnia diretta da Mauro Astolfi e Valentina Marini – è tra le più apprezzate a livello internazionale. Da oltre 20 anni, infatti, conquista il pubblico di tutto il mondo con un vocabolario ampio e in continua sperimentazione, che propone coreografie diversissime ma accomunate da raffinatezza, ricerca e innovazione. Carmina Burana è lo spettacolo più rappresentato di Spellbound: andato in scena in Italia, Spagna, Svizzera, Cipro, Germania, Lussemburgo e Thailandia, la versione presentata al Teatro Bellini è una nuova stesura, realizzata nel 2014 per il Panama Prisma Festival de Danza Contemporanea.
L’energia espressa da questi nove giovani danzatori coinvolge il pubblico con una coreografia quasi acrobatica. Un tavolo, un armadio e due panche: questi gli elementi scenici di Stefano Mazzola, usati di volta in volta nei modi più impensati. I tagli di luce di Marco Policastro e i costumi di Sandro Ferrone esaltano ancor di più l’agilità e il disequilibrio degli interpreti.
Da vedere.