Considerato uno dei più promettenti talenti del nuovo cantautorato urban-pop italiano, Aka 7even, tra i cantanti in gara alla 72esima edizione del Festival di Sanremo, si distingue per la sua vocalità e la capacità di fondere in maniera armoniosa pop e cantautorato. Nome d’arte di Luca Marzano, Aka 7even porta in gara il brano “Perfetta così”, una power ballad dalle tonalità rock, un testo autobiografico che racconta ciò che l’artista è oggi invitando «Ho deciso di scrivere questo pezzo per parlare in primis a me stesso, ma anche a tutti coloro che ogni giorno faticano ad accettarsi».
È la tua prima volta al Festival di Sanremo, come stai vivendo questa esperienza?
«Salire sul palco dell’Ariston è stata una botta pazzesca ed è stato molto emozionante. Sono felicissimo che ieri sera sia andata bene, almeno per me. Non vedo l’ora di calcarlo di nuovo. La mia testa è già lì, ho voglia di andare di nuovo sul palco e dare il meglio. Di questa esperienza mi porterò a casa tutto, dal palco all’orchestra. Sto provando mille sensazioni, dal divertimento alla carica all’adrenalina, spero veramente di trarne tanto e di uscirne ancora più maturo, perché è un’esperienza che ricorderò per sempre, essendo anche questa la mia prima volta».
Oggi alla luce di questo tuo nuovo traguardo come puoi definire il tuo approccio alla vita?
«Questo mio nuovo approccio alla vita in realtà è probabilmente identico a quello di prima nel senso che cerco sempre di essere me stesso al cento per cento, trasparente. Semplicemente adesso l’approccio è cambiato sotto il punto di vista di guardare il mondo in maniera positiva. Cerco di trarre il positivo in tutte le cose, di vedere la luce in qualsiasi cosa e di sentirmi bene con me stesso e con gli altri, rispetto a prima che magari avevo una visione un pochino più cupa. Mi sento molto più carico, motivato e felicissimo di vivere la giornata».
Cosa pensi del tuo risultato inziale in classifica e cosa ti aspetti per le prossime sere?
«Per me è già una vittoria essere qui a Sanremo, quindi come ho sempre detto per me la classifica passa in secondo piano. Avevo l’obiettivo di divertirmi e ci sono riuscito. Per me questo è tutto nuovo quindi cerco di godermi tutto al meglio. Quel che sarà, sarà. Se lo merito bene, altrimenti l’importante è che io vada sul palco, divertendomi e allo stesso tempo dando il massimo».
Ci parli un po’ della copertina di “Perfetta così” che ritrae due immagini di te, di cui una in bianco e nero e l’altra a colori?
«La copertina rispecchia la mia immagine divisa, che non è cambiata a livello estetico, è sempre stata la stessa, ma che rappresenta ciò che ero prima e quello che sono oggi. Il passato è rappresentato dall’immagini in bianco e nero, mentre quello che sono oggi è rappresentato da un’immagine a colori. Quindi da un lato troviamo un me del passato, piccolo che non sia amava, ad un me attuale pieno di luce che si ama e crede in se stesso».
Il tuo brano in gara “Perfetta così” invita ad amarsi di più. Ci parli un po’ di come nasce e del messaggio che vuoi dare?
«Il testo parla di me e di ciò che sono oggi ed è come se dessi dei consigli a me stesso, però conversando con una donna, e nel mio caso ho immaginato mia madre. Cerco sempre di fare dei testi quanti più semplici e diretti possibili, per cercare di arrivare a più persone, perché penso se c’è un messaggio importante in un brano, bisogna andare diretti, altrimenti non si arriva al succo, al significato del pezzo. Per quanto concerne il sound, come ho sempre fatto nei miei brani, ho sempre cercato dei suoni che siano in grado di rispecchiare quelli americani, quelli world music».
Durante la serata delle cover hai scelto di presentare “Cambiare” di Alex Baroni in duetto con Arisa. Quale verso del brano ti rappresenta di più?
«Uno dei versi che mi sono sempre portato con me e mi rispecchierà sempre è la prima frase del brano: “Ti nasconderai dentro i sogni miei”, perché è un mio modo di vivere. Mi sono sempre nascosto nei sogni e a prescindere da ciò che c’era intorno e mi ostacolasse, me ne sono sempre fregato. Reputo la mia vita un sogno vero e proprio perché anche se ora sono qui a Sanremo, voglio sempre sognare in grande e avere una prospettiva in futuro. Sognare è gratis e cerco di farlo sempre. Per quanto Giorgia, l’avevamo pensato, però con Arisa ho un rapporto speciale, quindi ho scelto lei perché istintivamente sentivo che era giusto così».
In che modo la tua partecipazione ad Amici a influito ad arricchirti artisticamente?
«Sicuramente mi ha permesso di essere più diretto nella scrittura. Era una cosa a cui non riuscivo a lavorarci prima, perché tendevo molto a chiudermi nel mio mondo. Poi ho capito che in realtà bisognava aprirsi tantissimo e arrivare dritto al cuore. Il mio metodo di scrittura penso sia un punto forte, almeno spero, ed è proprio questo che voglio, ovvero lanciare dei messaggi e sperare che arrivino nel modo più diretto possibile».