“Addosso” è il titolo del libro fotografico dello scrittore Antonio Mocciola. «Nel libro ho affrontato il tema dell’omofobia – ha sottolineato l’autore – in maniera originale e provocatoria, scrivendo sui corpi nudi di uomini e donne 120 frasi omofobe odiose e razziste, che sono state pronunciate da politici (Berlusconi, Fini, Formigoni, Mussolini), da ecclesiastici (Joseph Ratzinger), da personaggi dello spettacolo (Malgioglio, Delon). Frasi come “Meglio fascista che frocio” (Alessandra Mussolini), “I gay non possono fare i maestri di scuola” (Gianfranco Fini). Affermazioni gravissime che amplificate dai media, hanno contribuito all’isolamento sociale di tante persone e dato fiato al bullismo verso tanti giovanissimi che, nei peggiori dei casi, non hanno saputo reggere al dolore inferto da una società invelenita.
«Il tema dell’omofobia è purtroppo ancora un problema del nostro paese, malgrado la legge della senatrice Monica Cirinnà, autrice del testo sulle unioni civili. C’è ancora molta strada da fare e ci auguriamo che venga approvata la legge contro l’omofobia, ferma al Senato da molto tempo». «Non è accettabile – ha continuato Mocciola – che ancora oggi ci sia chi deve nascondere i propri sentimenti, la sua vera natura, per paura di essere offeso e discriminato».
Il libro, alla seconda ristampa, vanta la prefazione di Fabio Canino e dello psicologo e psicoterapeuta Rosario Esposito che hanno appoggiato il progetto, insieme al fotografo Carmine Miceli. Dopo la presentazione del libro è andato in scena un breve, ma intenso spettacolo dal titolo “Bruciati” con Andrea Russo, Ivan Improta, Marina Billwiller, Marcello Vitale (alla chitarra) per la regia di Marco Prato.