Per la sonda Rosetta è cominciato il conto alla rovescia, il 30 settembre impatterà sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. La manovra di atterraggio della sonda sulla cometa è prevista intorno alle ore 12:40 italiane : «mentre dal 9 agosto scorso la sonda ha percorso orbite moto base sulla superficie, dal 23 settembre è stata trasferita su un’orbita ideale per arrivare sulla cometa – ha spiegato all’ANSA il pilota di Rosetta, Andrea Accomazzo, direttore di Volo della missione – Adesso la sonda si trova su un’orbita leggermente più grande, a circa 20 chilometri dalla cometa, e nei prossimi giorni sono previste diverse manovre per farla atterrare nel punto selezionato».
La manovra sarà impostata a partire dalla sera di giovedì 29 settembre (ore 23:30 italiane): “toglieremo la velocità orbitale e le daremo una velocità iniziale di caduta: in questo modo Rosetta verrà ‘sparata’ verso la cometa a una velocità molto bassa” ha concluso Accomazzo.
L’obiettivo è portarla nelle vicinanze di un’area particolarmente attiva sul lobo più piccolo della cometa, chiamato Ma’at, con cavità da cui fuoriescono gas e polveri. La sonda comincerà a scendere alla velocità di 30 centimetri al secondo (circa un chilometro l’ora) e per effetto della gravità della cometa accelererà a 90 centimetri al secondo. Le ultime immagini che invierà a Terra saranno quelle del suolo della cometa, scattate circa 15 secondi prima dell’impatto. Dopo di ché toccherà il suolo, magari facendo qualche capitombolo come accadde a Philae, ma questo noi non potremo mai saperlo, perché il computer di bordo ed i suoi strumenti saranno ormai spenti.
Si avvia dunque alla conclusione una straordinaria missione che parla anche italiano, grazie al contributo di: Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Università Parthenope di Napoli, Politecnico di Milano, università di Padova-CISAS ed il contributo dell’industria, con Leonardo Finmeccanica e Telespazio (Leonardo-Finmeccanica e Thales Alenia Space).
Ricordiamo che la sonda Rosetta, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), aveva raggiunto la cometa nel 2014, dopo aver sfrecciato per 10 anni attraverso il Sistema Solare.
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