Napoli dice addio al grande artista e filosofo Luciano De Crescenzo, morto all’età di 90 anni a causa di una grave polmonite, al Policlinico Gemelli di Roma. Il celebre scrittore, regista e attore si è distinto in vita per la sua saggezza ed il suo acume intellettuale. Stimolato dalla passione per la scrittura abbandona la carriera di ingegnere e nel 1977 pubblica la sua prima opera, il romanzo Così parlò Bellavista. Nel libro ispirato dalla visita di alcuni amici del nord Italia, De Crescenzo tratteggia con fervore e delicatezza, e al tempo stesso, con ironia e perspicacia, i diversi volti di Napoli. Nella famosa pellicola, Così parlo Bellavista, tratta dal libro omonimo, De Crescenzo debuttando come regista ed attore, esprime chiaramente la sua disapprovazione, nei confronti della violenza perpetrata dalla camorra. Il successo del film lo porta poi, a dirigere le altre due pellicole, Il mistero di Bellavista e 32 dicembre. Viene apprezzato dal pubblico televisivo grazie alla trasmissione della Rai (Zeus – Le Gesta degli Dei e degli Eroi) sui miti e sulle leggende degli antichi greci.
Nel corso della lunga carriera di scrittore pubblica numerose opere tra cui: “La Napoli di Bellavista”, “Zio Cardellino”, “Storia della filosofia greca”, “Oi dialogoi, Elena”, “Elena amore mio”, “Il dubbio”, “Croce e delizia”, “Panta rei”, “Ordine e disordine”, “I pensieri di Bellavista”, “Il caffè sospeso”, “Socrate e compagnia bella”, “Gesù è nato a Napoli”, “Ti porterà fortuna”, “Stammi felice”, “Non parlare, baciami” e “Sono stato fortunato”.
Il suo ultimo libro Napolitudine scritto insieme ad Alessandro Siani è una splendida dichiarazione d’amore alla sua città: “La napolitudine è un tipo di nostalgia inspiegabile, perché a me Napoli manca sempre, persino quando sono lì”.
La cerimonia funebre si terrà sabato alle 11.30 nella basilica di Santa Chiara a Napoli. Il sindaco, Luigi De Magistris, ha proclamato il lutto cittadino.