«La verità racconta se stessa. Essa è la storia di una vita. A ciascuno la sua verità, il suo inedito racconto». Edomd Jabès
È scomparso all’età di 84 anni per un infarto fulminante nella sua casa di Via Toledo, il decano degli editori napoletani: Tullio Pironti. A dare la triste notizia su Twitter, Francesco Nicodemo: «È morto il più grande editore napoletano. Ha portato in Italia Bret Easton Ellis e Raymond Carver e pubblicato Il camorrista. Un pugile intellettuale che si è goduto la vita fino all’ultimo round. Piazza Dante è più buia, Napoli è più sola senza il suo sorriso».
Nato a Napoli nel 1937 in Via Tribunali, , ereditò nel 1972 la prestigiosa Casa Editrice Pironti, proseguendo l’attività libraria che era già stata del nonno e poi del padre. Dal carattere sanguigno, tipico del napoletano verace, si cimentò anche nell’arte del pugilato dei pesi Welter, nella squadra Nazionale accanto alla leggenda vivente Nino Benvenuti. La foto sulla copertina della sua autobiografia Libri e cazzotti, scritta nel 2005, con l’aiuto del grande giornalista Mimmo Carratelli e con la prefazione di Fernanda Pivano, lo ritrae proprio in veste da boxeur: sguardo fiero, spavaldo, pronto a menare le mani in una posa statuaria, orgogliosamente giovane e bello.
A Tullio Pironti l’editoria nazionale deve molto. È stato il primo a far conoscere in Italia autori stranieri del calibro di Raymond Carver, Bret Easton Ellis ,Naghib Mahfuz, Don De Lillo, David Yallop, John Cornwell, Philipp Willan, Leopold Ledl, Richard Hammer. Tra gli autori italiani ricordiamo Giuseppe Marrazzo dal cui libro Il cammorrista è stato tratto il film cult sulla vita di Raffaele Cutolo per la regia di Giuseppe Tornatore con uno strepitoso Ben Gazzara nel ruolo de Il Professore.
Il primo libro da lui pubblicato è stato La lunga notte dei Fedayn di Domenico Carratelli all’indomani della strage degli atleti israeliani durante le Olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972.
Numerosi i messaggi di cordoglio, primo fra tutti quello del Sindaco Luigi De Magistris: «La scomparsa di Tullio Pironti ci porta via un uomo di grande cultura, un innamorato di Napoli. Ho un ricordo molto bello di Tullio per la sua schiettezza e la sua umanità. Un napoletano verace. Siamo vicini alla famiglia e a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo».
Anche noi di Mydreams abbiamo un ricordo di Tullio Pironti all’uscita della pubblicazione della sua biografia. Si era nella famosa Saletta rossa della Libreria Guida a Port’ Alba, nei locali storici della concorrenza. Vestito con un semplice paio di pantaloni grigi e un maglione bianco a collo alto, esordì con questa battuta: «Nessuno ha voluto pubblicare il mio libro. Pertanto non meravigliatevi se l’editore è un certo Tullio Pironti».
Addio Tullio!