«Ho osato, rischiato, ignorato ogni regola e ogni schema con le mie performance»
Da venerdì 11 febbraio uscirà l’album Lauro – Achille Idol Superstar con 7 nuove bonus track tra cui Domenica, canzone in gara al 72esimo Festival di Sanremo.
Ecco la tracklist: Foxy, Domenica, Latte+, Come me, Rolling Stones, Generazione X, Barrilete cosmico, Sabato Sera, Fiori Rosa, A un passo da dio, Lauro, Stupide canzoni d’amore, Femmina, Marilù, Pavone Prequel, Solo Noi, Sexy Boy, Io e Te, Ricordi d’inverno.
Il processo creativo attivato durante la composizione di questi nuovi brani ha senza dubbio richiesto un grande lavoro e probabilmente non è ancora arrivato alla sua fase finale perché Achille Lauro ama sperimentare mosso da una grande curiosità verso tutto ciò che fa spettacolo. Potremo definirlo l’album della maturità fatta di scelte libere, coraggiose, uniche nel suo genere e aperte a diverse interpretazioni.
Achille Lauro, sull’esempio di altre star internazionali, ha deciso di dar corso alla sua forte volontà di sperimentare realtà nuove con il progetto Roblox che gli consente di raccontare Lauro-Achille Idol Superstar nelle sue mille sfaccettature dando spazio alla potente creatività nel mondo nuovo del metaverso. Si assisterà al primo evento nella terza dimensione che mette insieme fashion e musica, in un’esperienza nuova che consentirà di raggiungere i numerosi fan attraverso una tipologia di interazione che guarda al futuro e alle nuove generazioni. Coloro che parteciperanno potranno essere Lauro, vestirsi come Lauro, comunicare con Lauro e vivere appieno la sua musica in maniera innovativa con le logiche del gaming. L’avventura nel metaverso permetterà di scoprire la vera essenza dell’artista e la natura intima delle relazioni in una realtà nuova in cui tutti possono essere tutto di noi e in cui ciò che resta sono le espressioni più profonde della nostra anima.
Ecco come si è espresso lo stesso Achille Lauro durante la conferenza stampa di presentazione dell’album alla quale noi di Mydreams abbiamo partecipato in streaming.
«Innanzitutto ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto che mi sta molto a cuore. Il mio successo e la mia credibilità verso il pubblico li devo a loro. Spesso diamo per scontato che le persone debbano avere fiducia in te e nel tuo lavoro. Ma non è così perché la fiducia si deve meritare. Il mio è un album che è fuori tendenza ma che sicuramente sarà di tendenza. Nella mia carriera ho sempre voluto cambiare pelle ed essere un artista poco convenzionale. Il mio album è dedicato a tutti coloro che amano la musica e non solo. Penso che la musica in genere oggi non vada solo ascoltata ma vista, vissuta. Bisogna sempre spingersi verso un oltre, verso qualcosa di diverso che apporti nuovi stimoli, nuova energia anche per migliorarsi. Ho scritto queste canzoni su un’isola deserta in compagnia dei miei musicisti ed ho pensato soltanto alla musica. Dopo l’uscita di Lauro mi sentivo stanco, avevo bisogno di una pausa. Sono partito per quest’isola per rimanerci pochi giorni ed invece sono rimasto quasi 5 mesi. Ho lavorato tantissimo proprio come un artigiano della musica. Volevo farvi ascoltare almeno venti secondi di ciascun nuovo brano ma poi ho pensato che la cosa potesse rivelarsi inutile perché ogni brano deve essere ascoltato per intero per comprenderne l’essenza e lo spirito creativo. Quando sono uscite le mie prime canzoni tutti pensavano che io non potevo avere un futuro nel panorama musicale italiano. Io ho dimostrato il contrario. Il Brano Domenica che presenterò a Sanremo lo definirei nazional popolare, come quelli di Rino Gaetano. La domenica si ha tanto tempo libero per passeggiare, per stare in famiglia, per scopare e la mia musica va oltre la canzone, va oltre il brano. Mi accompagnerà nell’esibizione sanremese l’Harlem Gospel Choir, uno dei più famosi cori gospel al mondo. Approfitterò di Sanremo, anche in qualità di co-conduttore di Sanremo, per presentarli al grande pubblico e forse incidere anche con loro. Sono stracontento del tour più volte rimandato a causa della pandemia e sono convinto che il mio tour è unico nel panorama musicale italiano”.
È poi la volta delle domande dei giornalisti accreditati a seguire la conferenza stampa.
Tu dai molto risalto alla moda, ai costumi che indossi durante le tue performance. Ti avvalerai anche quest’ anno della collaborazione di Cerioni?
«Penso che sia molto riduttivo parlare di costumi. Per me stare sul palco dell’Ariston è come registrare un video clip. Necessito di un regista, di un abbigliamento adatto che richiami il messaggio della canzone che a tutti gli effetti è una proiezione di me stesso. Quest’anno vestirò Gucci».
Come vivrai questo Festival?
«La mia partecipazione a Sanremo chiude un cerchio, chiude un percorso di crescita umano e professionale fatto di tanta curiosità e di innovazione. Penso di essermi evoluto in questi anni ma lo spirito rimane lo stesso».
Ci puoi dire qualcosa del brano Rolling Stones?
«Le pietre che rotolano non stanno mai ferme, cambiano posizione, non fanno muschio. La mia canzone non vuole soltanto essere un omaggio alla famosa band ma vuole rappresentare qulcosa che cambia, che è in continuo movimento come la musica stessa che è poi il mio modo di essere».
A Sanremo canterai Sei bellissima con la stessa autrice ed interprete del brano originale, la grandissima Loredana Bertè. Come mai questa scelta?
«Stimo moltissimo Loredana ed indirettamente sua sorella Mia Martini. Mi sento molto vicino alla Bertè. Ho ascoltato per molto tempo le sue canzoni».
Il tour farà tappa in molte località. Come sono state scelte?
«Io sono un venditore ambulante di musica e cerco di arrivare nei posti più belli d’Italia. Faremo molti concerti e non aspetto altro».
Domenica si propone con un coro gospel. Perché questa scelta? Alla base ci sono dei motivi religiosi?
«No, non per questo. Il brano si prestava ad una lettura gospel e abbiamo faticato non poco per assegnare la parte del pezzo più vicina alle loro corde musicali. Tutti i componenti del coro vivon con il canto e per il canto. Vedrete, sono straordinari».
Quali altri progetti? Sei sempre convinto che l’arte debba fare i conti con la distruzione?
«L’arte e la distruzione devono essere divise perché al di là della prima io voglio smuovere qualcosa, voglio espormi, voglio fare qualcosa di concreto. Ogni bano del disco può avere dieci chiavi interpretative ed anche di più. Ognuno può vederci ciò che vuole. Bisogna andare oltre, sperimentare, rinnovarsi, evolversi. Di certo non basta una parrucca per creare una performance artistica. Dietro c’è l’impegno di tante persone nel credere in un progetto serio, articolato che richiede uno sforzo creativo forte e costante».
Quale brano vorresti riscrivere se ne avessi l’opportunità?
«Forse il mio urlo urban! Oggi ci sono tanti ragazzi sulle panchine, come ero io, che gridano le stesse cose. Oggi vorrei fare un musical e poter girare il mondo con la mia musica. So di essere un privilegiato».
Cosa significa “fare di più”?
«Guardarmi sempre intorno con curiosità. Non voglio emulare nessuno. Voglio essere me stesso, sempre. Voglio seguire quel ronzio che ho nella testa e concretizzarlo , anche con fatica».
Hai un rituale prima di ogni esibizione?
«Assolutamente no. Vado sul palco preparato e concentrato e dopo…me la godo!».
Ti senti una superstar?
«No. Il nostro mondo è fatto di trucco, di magia, di buone scenografie e tutto questo per farlo capire al pubblico . Io sono ispirato da qualsiasi cosa. Amo creare perché sono molto curioso nei confronti di me stesso e della vita».
La tua musica è stata influenzata da qualcosa o da qualcuno in campo musicale?
«Tutti siamo influenzati da cosa ascoltiamo».
A Sanremo temi la competizione?
«No, assolutamente. Vivo Sanremo come una vetrina della mia musica , uno spazio che mi viene dato e voglio essere il meno divisivo possibile. Non vado per la provocazione fine a se stessa».
Ti senti vicino al mondo del cinema e del teatro?
«Certamente. Penso anche al futuro dell’arte digitale e al mondo della moda in continua evoluzione. Il mondo cambia e dobbiamo farlo anche noi. Le giovani generazioni sono abituate a vivere e ad ascoltare la musica in digitale».
La copertina del disco richiama alla memoria Marylin Manson .
«Sono un fan storico di Manson ma la copertina non vuole rappresentare un omaggio a questo grande artista».
Ecco le date de tour
Dal 27 al 31 maggio Roma Palazzo dello Sport
3 luglio Nichelino (TO) Sonic Park Stupinigi
5 luglio Milano Ippodromo SNAI di San Siro
8 luglio Brescia Arena Campo Marte
9 luglio Marostica (VI)
14 luglio Taormina Teatro Antico
15 luglio Messina Piazza Duomo
17 luglio Matera cava del Sole
18 luglio Napoli Arena Flegtrea
22 luglio Firenze Piazza della Santissima Annunziata
23 luglio Cattolica (RN) Arena della Regina