Il grande attore Vittorio Marsiglia continua a festeggiare i suoi 80 anni, compiuti l’8 febbraio scorso, con lo spettacolo 80 show, facendo tappa al teatro Trianon di Napoli, seconda replica stasera 19 marzo alle 18,30. In scena con Vittorio Marsiglia, Mariano Perrella, anche regista dello spettacolo, Isabella Alfano e Mario Vicari, 80 Show ripercorre la grande e intensa carriera di comico, attore e musicista di uno degli ultimi interpreti della “macchietta napoletana”, canzoni dall’alto senso dell’umorismo stranamente realizzate anche da grandi artisti, veri e propri capolavori ed è triste pensare di perdere una forma d’arte così preziosa.
Il grande Marsiglia entra in scena: qui il primo grande applauso della serata, con qualcuno tra il pubblico che gli urla “Auguri!”, ed è stato commovente celebrare un tanto atteso ritorno a teatro. La scenografia è particolarmente efficace, lo spettacolo dovrebbe essere una prova generale di una trasmissione ancora da girare, il palco è quindi riempito da diversi oggetti di scena, tra cui, al centro, un enorme scaletto, qualche sedia qui e là e altri elementi che rievocano il disordine inevitabile dell’ultima prova.
Vittorio Marsiglia presenta l’antefatto e subito dopo Isabella Alfano, voce e Mariano Perrella alla chitarra intonano Canzone appassiunata bellissima canzone senza tempo del poeta e compositore E.A. Mario e I’ te vurria vasà, una delle canzoni d’amore più belle e famose, un omaggio alla tradizione della canzone napoletana più conosciuta al mondo e Isabella Alfano dimostra una presenza piacevole, apportando precisione e finezza quasi operistica.
80 Show mette in mostra la notevole versatilità di Vittorio Marsiglia che inizia la sua performance esilarante con il brano E non sta bene, canzone ha dato al via alla sua lunga carriera e segue con la geniale Esta’ (Nun voglio fá niente) scritta dal grande Libero Bovio che racchiude l’essere “sfrantummato”, stanco, spossato, tipico dei napoletani. Non solo canzoni macchiettistiche ma anche barzellette e brevi aneddoti divertenti e racconti di vita, soprattutto l’inizio della sua carriera con due grandi artisti della scena napoletana, Roberto Murolo e Renato Carosone, con il quale ha fatto numerosi spettacoli, ricordandolo con un medley: L’hai voluto te, ‘O Suspiro e T’è piaciuta.
Marsiglia si alterna sul palco con il maestro Mariano Perrella e la cantante Isabella Alfano, che ripercorrono con i loro brani tutto il meglio della grande tradizione napoletana, come ad esempio Bambenella di Raffaele Viviani o la recente Cu’ ‘mme di Murolo, che aggiungono una patina di nostalgia all’animo del pubblico sentendolo cantare a bassa voce queste canzoni straordinariamente senza tempo.
Vittorio Marsiglia continua con il suo ricco repertorio di canzoni, anche quelle bistrattate dalle radio per le forti allusioni erotiche, come La pansè del 1953 o Fatte Pittà e altre come Gasparì (à Paris) di Nicola Piovani e Vincenzo Cerami o Fatte fà ‘a foto.
Sembra che non ci siano più così tanti macchiettisti in giro e sono pochi a riuscire a trovare l’umorismo e l’ironia fine che caratterizzano queste canzoni umoristiche senza tempo, che mai trascendono nella volgarità. È pur vero che è un esercizio piuttosto impegnativo scrivere una canzone che abbia un tocco notevolmente leggero e umoristico, come il bis da tutti aspettato, che anche Marisa Laurito, direttore artistico del Trianon presente in sala, l’acclama, la famosa e irriverente Canto malinconico.