Semidei crescono. Accolti da schiere di fan urlanti, sono sbarcati al Giffoni Film Festival Logan Lerman e Alexandra Daddario, protagonisti del nuovo capitolo della fortunata saga “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo- Il mare dei mostri”, presentato in anteprima al GFF, che uscirà nelle sale il 12 settembre con 20th Century Fox. Due giovani star che hanno come merito quello di aver riportato la mitologia greca tra gli interessi dei loro coetanei: «A scuola ho studiato mitologia greca –spiega il 21enne californiano Lerman che nella pellicola interpreta Percy – e mi piaceva moltissimo.
Recitando in questi film ho approfondito i miei studi. E’ una grande idea prendere la mitologia antica e portarla ai giorni nostri». Ma il segreto del successo, secondo i due giovani attori, sta proprio nelle imperfezioni: «Quando ero piccolo – spiega Lerman – uno dei miei eroi era Harry Potter. Percy è un semidio messo a confronto con esseri normali ma la sua forza è quella di non essere perfetto, per esempio è dislessico e iperattivo e questo crea identificazione perché i ragazzi capiscono che possono superare i loro problemi». «Prendere ragazzi che hanno dei problemi e mostrare che possono diventare comunque persone importanti è un messaggio positivo -concorda Alexandra Daddario, 27 anni, che nel film interpreta il ruolo di Annabeth Chase, semidea figlia di Atena – Il film mi ha aiutato a pensare al futuro in modo positivo».
Star da quando era bambino, Logan spiega che «quando avevo 9 anni non capivo niente di quel che mi succedeva intorno e mi trovavo in mezzo a una realtà che faticavo a comprendere, per me era solo un gran divertimento. Non capivo quel che stavo facendo. A 14 anni leggevo sceneggiature che mi piacevano moltissimo ma non trovavo cineasti pronti ad investire su di me – dice – Adesso spero che il discorso sia diverso, Percy Jackson mi aiuterà se non a far parte di buoni film hollywoodiani, almeno ad avere delle produzioni indipendenti interessanti». Malgrado la carriera fortunata, i due sanno di dover restare con i piedi per terra: «Non siamo estranei al mondo che ci circonda – dice Lerman- l’incertezza del futuro e del lavoro fa parte del mestiere che facciamo, cerco di farmi sostenere dall’aiuto degli amici, mi consigliano, mi dicono apertamente se sono stato bravo o no, ci tengo molto alla loro opinione». «L’incertezza- concorda la Daddario – può creare ansia e difficoltà ma alla fine si supera. Il rifiuto crea sempre un problema ma può essere anche una spinta a migliorarsi e a trovare nuovi approdi».
«Sono ben consapevole dei problemi che ci sono in giro –dice l’attore di Percy Jackson- delle difficoltà di trovare lavoro che incontrano i miei coetanei. A volte mi sento quasi in imbarazzo per la fortuna che ho di avere un lavoro e una carriera. I consigli che posso dare è di mettersi in gioco, essere innovativi e di aver andare avanti per la propria strada». Dopo Percy, Lerman continuerà a cimentarsi in un personaggio lontano nel tempo: sarà Cam, figlio di Noè, in Noah con Russell Crowe nei panni del fondatore dell’Arca e diretto da Darren Aronofsky (nel cast anche Anthony Hopkins, Jennifer Connelly, Emma Watson). «E’un film enorme, gigantesco, bellissimo», assicura l’attore mentre la Daddario è desiderosa di ruoli nuovi: «Vorrei cimentarmi con personaggi meno perfetti che possano aiutarmi a crescere come attrice. Magari personaggi che non siano tanto degli esempi positivi ma più veri».