Grande annata con le fiction che si dividerà tra Raiuno con Un matrimonio di Pupi Avati, Rai Due con La mamma imperfetta e Raitre con Un posto al sole. Un matrimonio, una produzione RAI FICTION, prodotto da Antonio Avati per Duea Film s.p.a., scritto da Pupi Avati, Tommaso Avati, Claudio Piersanti, con Micaela Ramazzotti, Flavio Parenti, Andrea Roncato e con la partecipazione straordinaria di Christian De Sica. È una serie bella e ambiziosa divisa in 6 puntate, in onda su Raiuno da domenica 29 dicembre. Parliamo di storie di famigliari, di affetti. Dice Antonio Avati: «Questo racconto dimostra come le storie di quelle felici, di famiglie felici, possono essere raccontate con molta naturalezza. Abbiamo ricostruito tutto il cinquantennio con la nostra troup, scenografi, e da non dimenticare l’importante cambio generazionale degli attori. Si può dire che Pupi abbia girato non sei episodi ma sei film veri e propri. Un impegno che è durato più di un anno».
È il racconto di un amore lungo più di 50 anni. Dal primo incontro nel 1948 alle nozze d’oro nel 2005. I protagonisti sono Carlo Dagnini e Francesca Osti, giovani bolognesi appartenenti a contesti sociali diversi: lui, figlio di un commerciante benestante, assiduo e non fortunato scommettitore alle corse di cavalli; lei, figlia di un operaio dell’Arsenale, ex emigrante e gran donnaiolo. Nonostante la contrarietà delle rispettive famiglie, Carlo e Francesca, sempre più uniti da un sentimento tenero e ispirato, si fidanzano, si sposano, mettono al mondo due bambini, Angelo e Alberto, scelgono di adottare una bambina paraplegica, Anna Paola, e diventano nonni. Insieme superano le iniziali difficoltà economiche, i problemi legati alle inquietudini dei figli, le disillusioni e la miopia che la lunga vita a due porta con sé, fino a separarsi. Per poi ritrovarsi, scegliersi di nuovo e stare l’uno accanto all’altra per sempre. Sullo sfondo della loro storia, scorrono alcuni eventi della cronaca dell’Italia della seconda metà del Novecento, ricostruita grazie al repertorio delle Teche Rai (l’avvento della tv, per esempio, il referendum sul divorzio, il rapimento di Aldo Moro, la strage di Bologna). Dice Pupi Avati: «Mandare in onda un prodotto in cui succedono cose anche brutte. Non pensate che il matrimonio sia solo abbracci e carezze. È la storia di un matrimonio che include tutto ciò che io so del matrimonio. Secondo me si può giudicare un matrimonio solo alla fine di un percorso, proprio come quando vai al ristorante. Non puoi dire se è di un buon livello o no solo dall’ antipasto. Questi progetti io li ho potuti realizzare grazie all’ azienda Rai. Ho voluto raccontare ciò che è accaduto alla mia famiglia, ed è stata un’esperienza bellissima. Inoltre credo che Christian De sica abbia avuto il suo ruolo migliore e lo stesso vale per Micaela Ramazzotti che ad un certo punto ha fatto una cosa che non ho visto fare mai a nessuna attrice. Ma dovrete aspettare di vedere le serie in tv. Non posso svelarvi tutto. Gli attori sono diventati i personaggi stessi e vederli commossi a fine riprese mi ha dato una gioia enorme». Non ci resta che attendere il 29 dicembre per iniziare un cammino verso la storia di una famiglia, che rappresenta l’Italia e la sua evoluzione in questi anni di storia pregnante e significativa di un cambiamento radicale delle nostre radici. In bocca al lupo al grande regista Pupi Avati e alla Rai, che crede e valorizza i grandi progetti.
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