Arnoldo Foà è scomparso oggi, sabato 11 gennaio 2014 al san Filippo Neri di Roma. Erano circa le 17.30 quando si è spento a causa di un’improvvisa crisi respiratoria.
Ricordiamo Foà non solo per essere stato un artista brillante ed eclettico, ma soprattutto per il modo in cui durante tutta la sua carriera ha sempre saputo affiancare alla sua arte un concreto impegno civile e politico. Proprio per questo motivo, infatti, qualche anno fa era stato proposto per la nomina di senatore a vita.
Tra le tantissime collaborazioni avute sia in ambito teatrale che cinematografico ricordiamo principalmente quella con Pietro Germi, Orson Welles, Joseph Losey, Alessandro Blasetti ed Ettore Scola. Prestigiosi i lavori con le grandi pietre miliari della regia Visconti, Strelher, Menotti e Ronconi.
Oltre a cinema e teatro, impossibile non ricordare la sua partecipazione ad alcune delle più note produzioni della televisione italiana, così come è necessario ricordarlo anche per i suoi diversi libri tra cui citiamo l’ultimo: Autobiografia di un artista burbero.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricordato con queste parole la vera “voce” del teatro italiano: «Scompare oggi una figura esemplare di artista, di interprete della poesia e del teatro, animato da straordinaria passione civile e capace di trasmettere emozioni e ideali al pubblico più vasto. Desidero rendere omaggio alla sua lunga fatica, al suo forte senso di attaccamento ai valori democratici della nostra Repubblica e ricordare, con animo commosso, le molteplici occasioni di incontro e di profonda sintonia che mi hanno legato a lui».
Il prossimo 24 gennaio, Arnoldo Foà avrebbe compiuto 98 anni e invece adesso si pensa ai suoi funerali che, molto probabilmente, si terranno nella Sala della Promoteca del Campidoglio lunedì 13.