Prende il via, questa settimana, l’atteso omaggio dello Stabile napoletano ad uno dei protagonisti indiscussi della letteratura italiana del secondo Novecento: Raffaele La Capria. Dopo gli esperimenti della scorsa stagione su Il Mare Non Bagna Napoli di Anna Maria Ortese (che presto saranno portati sui palcoscenici di Londra, Pechino e Buenos Aires), sarà ancora una volta lo spazio del Ridotto del Mercadante ad ospitare il ciclo L’ARMONIA PERDUTA, tratto dalle opere più rappresentative del novantaduenne “scrittore su Napoli”, com’egli stesso ama definirsi. Cinque pièces dirette e – alcune – interpretate dai registi più interessanti della scena teatrale partenopea.
Si parte, dunque, martedì 14 Gennaio (fino a dom. 19) con L’Amorosa Inchiesta, con Gaia Aprea diretta da Luca De Fusco, in cui la protagonista Elène, rileggendo una lettera di una sua antica fiamma, ripercorre la storia della propria gioventù e dei propri sentimenti. «La parola Inchiesta del titolo – spiega l’autore – suggerisce un severo giudizio sulla confusione dei sentimenti, soprattutto dell’età adolescenziale».
Il secondo appuntamento (in scena dal 28 Gennaio al 2 Febbraio) riguarda il romanzo del 2007 Guappo e Altri Animali, diretto da Francesco Saponaro, con Giovanni Ludeno. Vi si indaga il rapporto tra uomo e natura (altro tema centrale della poetica lacapriana). «Immagino di rappresentare questo dibattito tra uomo e animale – dice Saponaro – in uno spazio ispirato ai corridoi della Stazione Zoologica Dohrn, davanti ad una delle tante vasche che imprigionano la libertà dei pesci». Il terzo adattamento sarà proposto da Andrea Renzi che dirigerà e interpreterà La Neve Del Vesuvio, romanzo del 1988 (dall’11 al 16 Febbraio). Ambientato nella Napoli degli anni ‘30/’40 del secolo scorso, è un romanzo di formazione del piccolo Tonino, dalla nascita agli anni del ginnasio. «Può definirsi l’infanzia di Ferito A Morte – spiega La Capria – Già il titolo suggerisce qualcosa di estremamente fuggevole. Ripercorre la storia di una conquista, quella della coscienza, che ognuno di noi fa – prosegue Renzi – , ma anche quella di una perdita, la perdita dell’infanzia, di cui non tutti capiscono la portata».
Dal 25 Febbraio al 2 Marzo sarà la volta di Claudio Di Palma che, reduce dal successo della trasposizione di Ferito a Morte con Mariano Rigillo, affronterà questa volta Letteratura e Salti Mortali, testo del 1990 che raccoglie saggi sulla letteratura degli anni ’80. In questi, l’autore paragona lo scrittore al tuffatore che, dotato di tecnica e di una buona dose di tracotanza, affronta l’ignoto. Chiuderà il ciclo Fiori Giapponesi (dall’11 al 16 Marzo) diretto e musicato da Paolo Coletta con Mario Autore, Daniela Fiorentino, Massimiliano Foà e Mercedes Martini. Saranno portati in scena nove dei cinquantacinque racconti bonzai che costituiscono il libro. «Nove parabole – spiega Coletta – a volte comiche, a volte tragiche, sull’amore, il dolore, l’adolescenza, la vita che fugge e la ricerca della felicità. Sullo sfondo, come fosse il ricordo di un brutto sogno, gli Anni di Piombo, durante i quali i Fiori furono scritti».
Un’offerta, dunque, molto ricca e varia che consentirà di capire e conoscere la complessità del mondo di La Capria.
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