Ho avuto il piacere di intervistare i Dhamm all’uscita del singolo “La gente giudica” che il 27 settembre 2013 ha anticipato il loro ritorno ufficiale sulle scene con l’album “Considerata l’ora”, ritorno avvenuto il 21 gennaio 2014. Mi sono tuffata in queste nuove 10 tracce che il gruppo romano ha proposto al suo pubblico dopo ben 13 anni di silenzio e così, ho deciso di tornare a parlare con loro per capire fino in fondo come ci si sente a rimettersi in gioco dopo. Perché “La gente giudica”, ma i Dhamm di certo non temono i giudizi.
La nostra ultima chiacchierata risale al famoso 28 settembre 2013, quella sera avete avuto il vostro primo live dopo 13 lunghi anni. Com’è andata?
«E’ stata una serata meravigliosa: vedere così tante persone che dopo anni di silenzio dimostrano ancora così tanto affetto non è una cosa che accade quotidianamente. E’ stato inspiegabile: noi stessi non sappiamo se riusciremmo a lasciare immutato un affetto per un gruppo di così vecchia data!»
Non credete che forse la gente sia un po’ stanca di gruppi che sfornano una canzone al minuto e che quindi abbiano apprezzato anche il vostro silenzio?
«Si, in parte sicuramente è così. Il fatto è che nel mondo della musica, soprattutto nella parte riferita ai talent ci si è uniformati. La relazione con la canzone è diventata superficiale. Prima ci si dedicava molto a ogni singolo brano e ogni canzone meritava la sua giusta attenzione.
Adesso quasi mai è il diretto interessato che scrive i testi, si rischia quindi di mancare di personalità. Ecco che quindi quando qualcuno torna sulla scena con una propria proposta musicale sicuramente la differenza si avverte.»
Uno dei brani più interessanti dell’album è sicuramente “Prima il piacere poi il dovere”, com’è nato questo detto al contrario?
«Oggigiorno stiamo talmente tanto dietro alla vita con gli affitti e tutto il resto che difficilmente riusciamo a gustarci il presente nel modo giusto. Parliamo anche di noi, ovviamente. Viviamo nell’epoca del “fare, fare, fare” … e perdiamo il vero senso e sapore della vita. Ecco che con questo brano abbiamo voluto ricordare che l’unico tempo che abbiamo veramente è il presente. Potrà sembrare un po’ blasfema come cosa data la crisi che c’è in giro, ma oltre alla crisi economica ogni tanto bisognerebbe parlare anche di quella interiore, non trovi?»
Altro pezzo estremamente pungente è “Diverso da te”, brano che non si concentra sulle differenze omosessuali ma sulla differenza in generale…
«Questo brano è nato da considerazioni su una lunga serie di dibattiti ascoltati alla tv: ci siamo resi conto che la gente soffre di un’intolleranza di fondo nei confronti del diverso. Se in tanti però vivessero una parte delle esperienze degli emigranti, degli omosessuali … allora forse cambierebbe il modo di pensare. Noi non scegliamo cosa essere, siamo e basta: ecco che la canzone è un vero e proprio invito a rispettare gli altri e, perché no, anche a non intromettersi in questioni che non ci riguardano.»
Con questo nuovo album avete completamente rivoluzionato il vostro genere musicale, non è vero?
«Noi non abbiamo limiti in questo senso: le etichette sono un timbro che un gruppo può portarsi dietro ma in cui può tranquillamente non identificarsi. Quando si sente una cosa, non si ha bisogno di catalogarla. L’unico vero metro di giudizio è il piacere, il resto non conta.»
A questo proposito nel cd avete inserito una meravigliosa versione acustica della vostra hit: “Sono qui”…
«Sentivamo l’esigenza di creare una certa continuità con il passato e questo brano era quello che ci accomunava tutti. Forse all’esterno può anche non sembrare un proseguimento con i primi due album, ma la scelta per noi ha una grande valenza. In questo lavoro abbiamo inaugurato un nuovo episodio della vita dei Dhamm, adesso vediamo che cosa accadrà!»
E di sicuro, cosa accadrà a breve invece?
«Siamo in partenza per Londra, dove gireremo il video di “Mediamente rapiti dal cuore”, poi continueremo a fare promozione al cd e finalmente a marzo inizieremo il tour. Sul nostro sito e sulla nostra pagina facebook vi terremo aggiornati di tutte le novità: seguiteci!»