Grande entusiasmo per l’anteprima del film documentario The Machine Which Makes Everything Disappear (Georgia/Germania, 2012, 97 minuti) della regista Tinatin Gurchiani. La sala era piena, segno che il cinema è vivo, segno che la gente ha bisogno di vedere ciò che solo il cinema può rendere agli occhi, in uno straordinario viaggio che, ai più curiosi, è parsa una visione. “Il talentuoso primo film della georgiana Gurchiani offre una impressionistica e poetica visione della vita attuale di un ex paese sovietico…di grande interesse umano con immagini ricercate” Dennis Harvey, Variety. Il folgorante esordio della regista georgiana Tinatin Gurchiani ha partecipato a oltre 30 dei più importanti festival di documentario del mondo tra cui IDFA 2012, Hot Docs 2013, Hong Kong Film Festival 2013 e il Sundance Film Festival 2013 dove ha vinto come miglior regista nella sezione World Cinema Documentary. The Machine Which Makes Everything Disappear inizia con un esperimento: la regista annuncia un casting per ragazzi dai 15 ai 23 anni. Molte sono le persone che rispondono all’annuncio. Di fronte alla telecamera, gli aspiranti attori confessano le loro lotte e sogni rivelando qualcosa di umanamente inaspettato. «L’ispirazione per questo film deriva da un mio personale tentativo di colmare il divario tra due mondi – spiega la regista – Io ho studiato in Europa e quando sono tornata in Georgia mi sono resa conto che la gente non era più come me la ricordavo. Non potevo costringere le persone ad essere come io me le aspettavo quindi ho dovuto riscoprire queste persone, il mio popolo, e ritrovare con contatto intimo con loro».”
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