Al Teatro Nuovo di Napoli è di scena ITIS Galileo, di e con Marco Paolini, in collaborazione con Francesco Niccolini, prodotto da Michela Signori e Jolefilm (repliche fino a dom. 23 Febbraio).
ITIS Galileo, che si avvale delle consulenze storica di Giovanni De Martis e scientifica di Stefano Gattei, è un lungo monologo in cui Marco Paolini ripercorre, attraverso la figura del grande scienziato pisano, la storia delle scienze naturali, dall’antichità ai giorni nostri. Una storia avvincente, mai lineare, fatta di scoperte e passi falsi, teorie rivoluzionarie e credenze superstiziose, innovazioni tecniche, scontri ideologici, meschinità accademiche. Da Platone ad Aristotele, da Tolomeo a Copernico, da Keplero a Galileo, non c’è stato un filosofo o scienziato che non abbia avuto una propria visione dell’universo e del posto che la Terra vi occupi. Ma la vera rivoluzione di Galileo è – al di là delle conclusioni, non sempre esatte, cui giunge – quella di aver posto le basi del moderno metodo scientifico, fatto di osservazione, misurazione dei fenomeni e riproducibilità degli esperimenti. Non a caso, il Nostro era, oltre che un grande matematico e fisico, un grande tecnico, capace di concepire e costruirsi da sé innovativi strumenti di misurazione (basti pensare al “cannone-occhiale“). Ma Galileo è stato il primo scienziato moderno anche perché capace di mettere a frutto le sue scoperte e il suo sapere, mostrando grandi qualità imprenditoriali. “Galileo è usato spesso come simbolo della scienza libera contro la fede integralista.” – spiega Paolini – “In realtà, è uno che per campare faceva oroscopi”. Ed è questo lato umano che, nel racconto, affascina e diverte.
ITIS Galileo nasce come una serie d’incontri con gli studenti degli Istituti Tecico-Industriali (molti dei quali intitolati proprio al Grande Pisano). Ciò che viene messo in evidenza, qui, non è tanto il ritrito rapporto Scienza-Fede, quanto la dialettica Scienza-Fede-Superstizione, che ancora oggi divide e fa discutere scienziati, teologi, semplici appassionati. Con le sue grandi doti di narratore, che lo rendono uno dei più affascinanti canta-storie moderni, Marco Paolini ci conduce per mano, attraverso i secoli, per farci scoprire che anche argomenti come la fede, la scienza, la filosofia, possono essere alla portata di tutti. Con estrema chiarezza, sintesi e l’ironia che lo contraddistingue, Paolini ci avvicina “Intorno Ai Massimi Sistemi” divertendoci ed emozionandoci, rendendo il pubblico partecipe, stupendolo, facendolo tornare ai bei tempi del Liceo, senza però mai salire in cattedra. Semmai, su un palchetto da saltimbanco.
Splendido.