Lo scenario è quello della Mostra Impossibile Associazione Polo Culturale Pietrasanta, l’evento è di illustre rilievo. In occasione del trentesimo anniversario dalla morte di Eduardo De Filippo, la sua patria lo omaggia con il ritrovamento della commedia a lui più cara: “Sik-Sik e l’Artefice Magico”, un atto unico del 1929 riproposto poi in più ammirevoli versioni, che a sorpresa è stato riportato in vita grazie ad un’attenta ricerca e ad un’accurata ricostruzione, nata dall’impegnodi personaggi di rilievo nell’arte e nella cultura. Una prestigiosa occasione pertanto, per la città di Napoli, che accoglie con grande giubilo il rifacimento a sorpresa di un’opera di cui erano andate completamente perse le tracce. Interventi di rilievo in sala, quello dell’Assessore alla cultura Nino Daniele; Renato Parascandolo, fondatore del progetto e fautore della realizzazione della stessa Mostra,nonché direttore Rai Educational dal 1998 al 2002. L’Antropologo e docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II° Lello Mazzacane, illustre rappresentante dell’evento e punta di diamante della ricostruzione audio di Sik Sik e l’Artefice Magico. Non ultime,le indicazioni di testimonianza di Andrea Camilleri e Luca De Filippo. Edoardo rappresenta il punto più alto della memoria storica ed antropologica di Napoli, ragion per cui questo momento ha voluto certamente rappresentare una ricostruzione nazionale, unitaria, morale e civile di quanto egli metteva in scena con le sue opere. Lo stesso Parascandolo, in qualità di curatore e regista del reperimento, ha infatti sottolineato che esiste un forte rapporto tra Eduardo De Filippo e Napoli, rimandandolo in maniera, altresì più ampia, al legame tra Italia ed Europa, specificando che se provassimo oggigiorno a fare una rilettura di Eduardo, forse capiremmo meglio noi stessi. Il lavoro di ricerca di Sik Sik e l’Artefice Magicoè stato avviato come indicato poc’anzi da Renato Parascandolo, che in qualità di Assistente Direttore Rai, ebbe il compito di definirne un‘enciclopedia dell’operato, dove certamente non poteva mancare il teatro di Edoardo. Fu così che venne fuori la dispersione della commedia Sik Sik e l’Artefice Magico. E’ iniziato dunque un lavoro certosino nelle teke Rai, ma l’opera continuava a risultare scomparsa. Al che ipotizzando poi una ricerca radiofonica, l’ausilio dell’antropologo ed allora esperto audiofilo Lello Mazzacane, ha reso possibile rendere concreto il ritrovamento e la consecutiva riproducibilità di un’opera che ha rappresentato una commedia di svolta. Con questo atto, Edoardo De Filippo aveva inaugurato una nuova stagione, definita da un personaggio esistenziale che rivelava una sensibilità di forte impatto; una figura che non si esprime nemmeno in napoletano, quanto in un dialetto puramente provinciale, dove le parole più volte si “riflettono” confusamente. Una figura di grande umanità, che svela la tenacia di resistere e non arrestarsi di fronte a nulla. La Mostra Impossibile offre dunque insieme alla riproducibilità di diffusione di arte e cultura, un degno spazio al rapporto tra pubblico e sociale, attraverso l’attenzione rivolta ad un acuto spirito Europeo qual è appunto la personalità del grande Eduardo De Filippo.
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