Davide Merlini, da sexy operaio aggiusta-caldaie, al bello, sensibile e passionale Romeo Montecchi, nel musical, Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo, prodotto da David Zard, dal 9 al 13 aprile al PalaPartenope di Napoli. Un enorme talento sviluppatosi con la pura passione del canto in Xfactor, arrivato terzo e subito notato dal regista Peparini per il musical Romeo e Giulietta. Sotto contratto con la Sony, i suoi fan aspettano un suo primo album, che sperano arrivi presto, subito dopo il musical.
Come sei arrivato a fare il provino per Romeo e Giulietta?
«La prima ad avermi notato, durante le audizioni per XFactor, fu Veronica Peparini, sorella di Giuliano (il regista di Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo) e coreografa del musical. Lei vide subito in me un potenziale Romeo e, così fece una foto allo schermo della tv con lo smartphone e lo inviò a David Zard. Si ritrovarono, una volta iniziato X Factor, a casa di Zard per vedere una mia esibizione ma io ovviamente, ero all’oscuro di tutto. Dopo la fine del talent, fu Simona Ventura ad illustrarmi il progetto e a chiedermi se potesse interessarmi fare un’audizione per il ruolo da protagonista in un musical targato Zard. Ovviamente accettai subito, ma non era ancora finita. Come tutti, infatti, ho dovuto prepararmi per sostenere il provino e convincere regista, produttore e casting director che la parte di Romeo era la mia. L’aver vinto l’audizione non è stato un traguardo, ma un nuovo inizio: da gennaio 2013 ho lavorato sodo fino ad ottobre, dieci mesi di prove di sudore e di fatica, che però mi hanno portato ad essere, a detta di tutti, un vero Romeo.»
Parlaci del tuo Romeo, e se hai dato qualche interpretazione più personale al personaggio?
«Beh diciamo che io sono Romeo, l’ho sentito dal primo momento. Romeo è un ragazzo che si diverte con gli amici, che corre dietro alle donne. Poi, però, si innamora e trova davvero lo scopo della sua vita. È un ragazzo sensibile, romantico, attaccato alla famiglia. Nonostante sia molto giovane ha un carattere determinato e duro, perché appunto, come tutti sanno, farà di tutto per avere ciò che desidera.»
Cosa ti piace di questo personaggio e qual è, per te, il momento più bello dello spettacolo?
«Appunto perché sono giovane e mi piace divertirmi, mi piace molto la parte de “I Re del Mondo”nella quale gioco con i miei amici (in scena ma ormai anche nella vita) Mercuzio (Luca Giacomelli Ferrarini) e Benvolio (Riccardo Maccaferri) e mi diverto molto. Un altro momento molto toccante è quando Mercuzio muore tra le mie braccia, in questo punto, mi emoziono davvero molto ad ogni replica.»
Cosa ti resterà di questa esperienza così impegnativa e importante?
«Mi resteranno, in primis, dei veri amici perché si sono creati dei legami davvero forti in questi sei mesi. E poi un grande bagaglio tecnico, un’esperienza incredibile, prendere parte ad un progetto così importante e lavorare con professionisti di questo livello ti fa davvero crescere in fretta a livello artistico, ma anche maturare come persona. E, infine, mi resterà il privilegio di aver lavorato con un regista geniale come Giuliano Peparini.»
Ci sono delle competizioni tra voi?
«No, assolutamente no, siamo una squadra, un gruppo solido che lavora all’unisono per portare ogni sera sul palco uno show bellissimo.»
La tua carriera esterna al musical…
«Per ora ben poco: gli impegni legati al musical sono tanti ed è molto difficile conciliare qualcos’altro al di fuori di Romeo e Giulietta.»
Prima di XFactor cosa facevi, pianobar… provini…
«Ero un giovane operaio che. al giovedì sera. andava a cantare al karaoke. Sono stato spinto ad iscrivermi ad X-factor dai miei cari, all’inizio dell’avventura ero davvero pieno di dubbi, paure ed insicurezze.»
Come racconteresti l’esperienza XFactor, positiva o negativa o entrambi?
«Beh direi che positiva è dir poco: è stato il mio trampolino di lancio, tutto è cominciato da quei tanto sognati quattro “sì”.»
Cosa pensi rivedendo le tue esibizioni di X-Factor?
«Penso che ero un po’ impacciato nei movimenti, anche la mia camminata era piuttosto “legata”. Ecco mi capita a volte che, nel rivedermi, rivivo esattamente le emozioni che provavo in quei giorni e arrivo persino a commuovermi. Che bello è stato! Davvero, se si potesse, lo farei altre cento volte!»
Dopo Romeo e Giulietta cosa succederà?
«Finito Romeo e Giulietta le cose che vorrei fare sono tante: vorrei dedicarmi alla musica, incidere un disco e fare concerti. Ma mi tenta molto anche la televisione: non mi dispiacerebbe apparire in un film o in una fiction. Del resto il musical è un esperienza unica, che riesce a riunire canto, ballo e recitazione, è davvero divertente quindi non escludo la possibilità di farne ancora. Tuttavia il mio vero sogno nel cassetto è quello di calcare il palco di Sanremo.»
Stai preparando un album? Puoi anticiparci qualcosa?
«Come ho già detto in questi mesi l’impegno con Romeo e Giulietta mi occupa quasi tutto il tempo. Però sto iniziando ad ascoltare e valutare brani.»
Hobby?
«Nell’ultimo anno la mia vita è radicalmente cambiata, per cui quando non lavoro ne approfitto per stare a casa a San Zeno di Cassola e trascorrere tempo con i miei e con gli amici che, ormai, vedo davvero poco. Dopo tante settimane, a volte mesi, lontani è bello ritornare alle origini, rivedere i compagni di scuola, ritrovarsi nel bar della piazza e godersi un po’ di meritato relax.»
Musica preferita?
«La musica italiana leggera. In particolare amo molto le canzoni di Claudio Baglioni.»
Ultimo libro letto e quello che ami di più?
«Lo ammetto, sono pigro e non amo moltissimo leggere libri, preferisco la comunicazione più rapida del web. Tuttavia all’inizio delle prove per il montaggio del musical, Giuliano Peparini, il nostro regista, ha regalato a ciascuno di noi i “Sonetti” di Shakespeare. Ecco, a quel libro sono molto legato, soprattutto per quello che rappresenta.»
Dopo Napoli il tour proseguirà per:
Torino, PalaOlimpico – dal 7 all’11 maggio
Firenze, Mandela Forum – dal 14 al 18 maggio
Arena di Verona – 23 e 24 maggio