Giuliano Del Gaudio, dopo una formazione presso il Teatro Bracco e l’Accademia di Arte drammatica del Teatro Bellini di Napoli, decide di seguire la sua più grande passione: il cinema. Giuliano inizia a frequentare la scuola di cinema La Ribalta, da quel momento per l’attore napoletano inizia una nuova avventura. Giuliano Del Gaudio si è lasciato guidare dalla “forza dei sogni”. Il 2014, infatti, sembra essersi rivelato un anno molto fortunato per il giovane artista. Oltre ai due cortometraggi “Canemalato” (in onda questa sera, giovedì 24 aprile, su sky cinema Cult) e “Ciao mamma” (in onda sempre su sky cinema Cullt sabato 26 aprile alle 20:30 e in replica il 5 maggio), prossimamente Del Gaudio sarà nel cast di “Furore-Il vento della speranza”, la nuova fiction in onda da maggio su Canale 5, ambientata negli anni Cinquanta,che racconta la vicenda di una famiglia del Sud che si trasferisce al Nord per cercare migliori condizioni di vita. Un’esperienza che ha chiarito ancor di più le idee del suo percorso artistico-professionale. Sentiamo cosa ci racconta in questa intervista.
Come ti sei avvicinato alla recitazione?
«Mi sono avvicinato alla recitazione all’età di 9 anni e ho iniziato con il teatro dei burattini. Sin da piccolo ho avuto sempre la passione per il cinema, per la recitazione. Sono stato sempre affascinato da film storici. A 12 anni ho lavorato presso il Teatro Bracco, mentre a 18 ho frequentato per tre anni l’Accademia di Arte drammatica del Teatro Bellini, periodo in cui ho preso parte a diversi spettacoli tra cui “Molto rumore per nulla” di W. Shakespeare, “La classe libera” di Gabriele Russo e un musical di e con Michele Placido in scena al Teatro Bellini, che mi ha dato la possibilità di studiare anche canto lirico moderno.»
Quando hai deciso di passare al cinema e alla televisione?
«Dopo questa esperienza al Bellini, sentivo che mancava qualcosa al mio percorso artistico. Ed è stato in quel momento che ho deciso di frequentare la scuola di cinema “La Ribalta”, dove ho conosciuto Marianna De Martino, che ha creduto in me e nelle mie potenzialità, diventando in seguito la mia agente. Ed è proprio grazie a lei se ho avuto la possibilità e l’opportunità di conoscere il regista Alessio Inturri. Dopo essermi sottoposto ad un provino, sono riuscito ad entrare nel cast di “Furore-Il vento della speranza”, la nuova fiction in onda da maggio su Canale 5, ambientata negli anni Cinquanta,che racconterà la vicenda di una famiglia del Sud che si trasferisce al Nord per cercare migliori condizioni di vita. In questa serie interpreterò un ispettore di polizia, un piccolo ruolo al fianco di Francesco Testi.»
Come hai vissuto l’esperienza sul set di questa fiction Mediaset?
«È stata per me un’esperienza grandissima far parte di un progetto a cui hanno preso parte grandi attori come Massimiliano Morra, Francesco Testi, Giuliana De Sio. Molto interessante anche l’interpretazione di Adua Del Vesco. In futuro mi piacerebbe poter lavorare con lei in una nuova fiction.»
Per te che vieni dal teatro è stato difficile ambientarti alla televisione, soprattutto ai sui tempi?
«La fiction è un mondo totalmente diverso dal teatro. Il cast tecnico di una fiction televisiva è molto più numeroso rispetto a quello teatrale. Quindi l’attore deve far fatica a rimanere concentrato. Ma alla fine è proprio questo che ti spinge a dare il meglio.»
Quindi dopo queste prime esperienze, meglio il cinema o il teatro?
«Sicuramente il cinema è la mia più grande aspirazione.
Oltre a “Furore-Il vento della speranza” ci sono altri progetti a cui stai lavorando?
«Quest’anno ho avuto la fortuna di conoscere il produttore Gaetano Di Vaio che ha da subito creduto in me dandomi la possibilità di entrare a far parte di due cortometraggi. Il primo è “Canemalato” (Produzione Figli Del Bronx Produzioni – Regia Diego olivares -Scritto da Carmine Monaco, Giuliano Del Gaudio, Gianni Savio n.d.r.) e l’altro si chiama “Ciao Mamma” per la regia di Carlo Luglio, dove recito insieme a Carmine Battaglia, uno dei protagonisti di Gomorra – La serie. In questo corto interpreto la Divina Commedia recitata attraverso il rap, un modo nuovo per comunicare il poema di Dante Alighieri utilizzando la musica rap come linguaggio che più si avvicina ai giovani. Questo corto andrà in onda sabato 26 aprile alle 20:30 sempre su sky cinema Cullt e in replica il 5 maggio.»
A cosa aspira in futuro Giuliano Del Gaudio?
«Mi piacerebbe entrare a far parte del continuo di Gomorra – La serie ed in particolar modo di lavorare con Paolo Sorrentino e Roberto Benigni.»