Sarà presentato venerdì 2 maggio, presso l’Auditorium Scafati Solidale di Scafati (SA), l’interessante cortometraggio in bianco e nero, Janvier , una sensibile storia di un musicista francese di mezza età che sceglie la solitudine, raccontata con emotività e delicatezza dal regista Pier Paolo Patti, presentato con successo in anteprima europea allo Storung Festival di Barcellona.
Scritto dallo stesso regista, Pier Paolo Patti, insieme a Emanuele De Amicis, Janvier, interpretato da Didier Daimonax, alienato e consumato dalla vita, vive ai margini di una metropoli dove si affastellano e confondono – nella monocromia di lamiere e cemento – le etnie, le voci, i rumori degli esclusi.
Janvier è incompatibile col mondo che lo circonda, ma sfugge alle sue dinamiche attraverso lʼanonimato, lʼauto-esclusione: non essere nessuno gli permette di essere libero di “attraversare” la città, di interpretarla e interagire con essa a modo suo.
Per lui la vita è altro, altrove, nei vari livelli della sua “orchestra mentale” dove a tutto corrisponde un suono. Del suo vagabondare semi-assente conserva maniacalmente solo oggetti trovati per strada o nella spazzatura, materiali di scarto che lui smonta e riassembla, trasforma e trasfigura, reinterpreta e modella con fare alchemico fino a farli rinascere sotto forma di aggeggi e diavolerie elettroniche in grado di produrre suoni, rumori e fruscii che lui sapientemente accosta e compone dando vita alla “sua” musica.
Una musica di confine che nasce nella follia di un un isolamento necessario: è nella sperimentazione sonora che il protagonista ricerca e crea una forma estrema di sopravvivenza, di autenticità, e si fa interprete di un tempo che fluisce lento e solitario con le sue armonie che si distruggono nel momento stesso in cui vengono create, che si creano nel momento stesso in cui Janvier, per amore della libertà, si distrugge.
Le musiche sono dei Retina.it, Asférico e Matter. Janvier è stato realizzato in crowdfunding tramite la piattaforma produzionidalbasso.