Fasce laser, casco open e “bermuda” ecco la tuta spaziale scelta dalla Nasa per andare su Marte.
Il primo abito cosmico per andare sul Pianeta Rosso si chiama “Z-2” ed ora gli ingegneri sono già a lavoro per realizzare il primo prototipo che sarà pronto per iniziare i test in autunno.
La Nasa aveva bandito una gara fra le industrie interessate e nell’aprile 2013 annunciava vincitore tra i due concorrenti che si erano presentati la ILC Dover, la stessa che aveva fabbricato la tuta spaziale indossata dagli astronauti sbarcati sulla Luna a partire dal 1969.
Al pari della tuta lunare “Z-2” sarà realizzata a strati, quella della Luna ne aveva 21, per proteggere l’organismo oltre che dai grandi sbalzi termici soprattutto dagli impatti meteorici e dalle radiazioni.
“Z-2” pur avendo caratteristiche tecnologiche più avanzate e complesse tanto da permettere operazioni prima impossibili garantendo la sicurezza per lunghe passeggiate, è anche più leggera: 65 chilogrammi contro i 96,2 della combinazione lunare. Nuovo sarà anche il metodo di fabbricazione che farà ricorso alla stampa in 3D ed originale e nuova sarà anche l’estetica con fasce luminose di disegno diverso per facilitare la distinzione tra gli astronauti.
“Z-2” sarà inoltre completato da un sistema automatico posto sulla schiena per garantire la vita con ossigeno, acqua e sistemi di controllo.