Siamo tutti marziani? Secondo la tesi del biochimico Steven Benner parrebbe di sì. Benner sostiene che l’elemento che “attivò” la vita sulla Terra avrebbe avuto origine su Marte. E sarebbe giunto sulla Terra all’interno di comete e asteroidi.
L’ipotesi risale a diversi decenni fa, e convince sempre più la comunità scientifica grazie alla scoperta di numerosi componenti chimici all’interno di questi corpi celesti rinvenuti sulla Terra, ma anche all’evidenza che almeno il più semplice degli amminoacidi, la glicina, è in grado di formarsi spontaneamente nelle nubi interstellari.
Nel 1996, la NASA sostenne che alcune formazioni scoperte nella meteorite ALH 84001, proveniente da Marte, fossero in realtà batteri primordiali fossilizzati. L’ipotesi che dunque la vita avesse avuto origine sul Pianeta Rosso e fosse poi giunta sulla Terra a bordo di meteoriti conquistò all’epoca le prime pagine dei giornali.
Oggi, il professor Steven Benner del Westheimer Institute for Science and Technology dimostra che molto probabilmente la vita sulla Terra sarebbe davvero giunta da Marte.
«L’analisi di un meteorite marziano ha mostrato recentemente che su Marte c’era del boro; ora crediamo che ci fosse anche la forma ossidata del molibdeno», ha affermato Steven Benner. Tre miliardi di anni fa, infatti, su Marte c’era ossigeno in abbondanza, molto più che sulla Terra. Sufficiente a produrre l’ossidazione di questi elementi chimici. Inoltre, sostiene lo scienziato, anche all’epoca Marte era un pianeta più secco della Terra, dove l’acqua ricopriva invece buona parte della superficie.