In Antartide è iniziato il collasso della calotta glaciale occidentale, il Wais, Western Antarctic Ice Sheet, il processo di scioglimento ha ormai superato il punto di non ritorno e potrebbe causare un innalzamento del livello dei mari pari a 3-4 metri nell’arco dei prossimi secoli.
A lanciare l’allarme sono due studi: il primo è pubblicato sulla rivista Science dai ricercatori dell’università di Washington ed il secondo, condotto dalla Nasa in collaborazione con l’università della California ad Irvine, sarà pubblicato a breve sulla rivista Geophysical Research Letters.
Entrambe le ricerche hanno focalizzato l’ attenzione lungo la costa di Amusden dove si trova il ghiacciaio Thwaites, il “cardine” dell’intero sistema Wais che, secondo i ricercatori, ha già iniziato a collassare così come molti altri ghiacciai vicini.
I rilievi topografici fatti nell’ambito dell’operazione IceBridge della Nasa dimostrano che il ghiacciaio Thwaites ha ridotto la sua elevazione di diversi metri all’anno superando il punto di non ritorno.
«Il collasso di questo settore dell’Antartide occidentale sembra inarrestabile – spiega Eric Rignot ricercatore dell’università della California e del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa e continua – Il fatto che il ritiro dei ghiacci stia avvenendo simultaneamente in un largo settore, indica che è stato scatenato da una causa comune, ovvero un aumento del calore dell’oceano sotto le porzioni galleggianti dei ghiacciai. A questo punto la scomparsa di questo settore appare inevitabile».