Love – l’ amore ai tempi della ragione permanenete, di Leonardo Ferrari Carissimi e Fabio Morgan, per la regia di Leonardo Ferrari Carissimi è un omaggio a Ingmar Bergman. Con Marco Cocci e Anna Favella, Gabriele Paolocà e Chiara Mancuso, Love – l’ amore ai tempi della ragione permanenete è in scena fino al 17 maggio al Teatro dell’Ororologio di Roma.
Love – l’ amore ai tempi della ragione permanenete racconta di Davide (Marco Cocci), psichiatra disilluso e caustico, decide di festeggiare i suoi quarant’anni faccia a faccia, come in un duello, con sua moglie Virginia (Anna Favella), avvocato di buona famiglia. I due scompongono ed analizzano il loro rapporto quasi avessero a che fare con un teorema la cui applicazione è impossibile. Il tutto fra portate cucinate e servite dai due domestici di famiglia, Fortunato (Gabriele Paolocà) ed Angela (Chiara Mancuso), che da anni si trovano a loro servizio. Fortunato ed Angela stanno per avere un bambino e, nonostante condividano lo stesso interno, il mondo a cui appartengono è profondamente diverso da quello dei loro padroni: per loro l’amore è una pratica naturale da vivere al di là del pensiero, senza illusioni né pretese. I due mondi però sono solo apparentemente slegati. Qualcosa inverte la rotta del teorema. Il testo di Leonardo Ferrari Carissimi e Fabio Morgan rilegge in chiave noir “Scene da un matrimonio” di Ingmar Bergman, riattualizzandolo nella nostra epoca, l’epoca della ragione permanente.
Love – l’ amore ai tempi della ragione permanenete è uno spettacolo che avrebbe potuto regalarci un grande teatro ma al quale manca di una grinta e di una forza, fondamentali per regalare emozioni. Sufficiente. Nota positiva sono i due giovani interpreti Gabriele Paolocà e Chiara Mancuso, i quali tecnicamente risultano impeccabili e sono bravissimi ad inserirsi nelle vicende dei due padroni, ricchi e apatici che esaltano ancor di più le loro capacità attoriali. Da Marco Cocci, ci si aspettava una performance migliore.