Addio belle cene e gustosi pranzetti sembra infatti che mangiare larve di insetti e vegetali possa essere una buona soluzione per le lunghe missioni spaziali.
Hanno infatti dimostrato tre cinesi – due donne e un uomo – che mangiare larve di insetti e vegetali sia un’ottima soluzione per lunghe missioni spaziali. I tre cinesi sono rimasti chiusi 105 giorni in un laboratorio di 160 metri quadri e 500 metri cubi a Pechino per capire se una dieta altamente proteica possa essere impiegata in una missione spaziale di lunga durata temporale.
La capitana Xie Beizhen e i due volontari Wang Minjuan e Dong Chen sono usciti il 20 maggio dopo tre mesi e mezzo passati nel Palazzo lunare 1, nome dato al sistema ecologico che riproduce le condizioni ambientali terrestri per la crescita di piante, animali e microrganismi. Ossigeno, acqua e cibo vengono interamente riciclati e immessi di nuovo nel sistema.
Alla fine dei 105 giorni i tre ricercatori sono usciti «felici e in salute» con una dieta basata sulle larve ricche di proteine (76%) di Tenebrio molitor (una specie di coleottero nota anche come« larve della farina») allevate sulle piante coltivate all’interno del Blss e che per renderle più appetibili hanno condito con salse e spezie.
In occidente, pur riconoscendo il valore proteico di una dieta basata su insetti, gli esperti ritengono che alla lunga deprima il morale gli astronauti.