Solo per oggi in scena dal 10 al 15 giugno a teatro Out Off di Milano è uno spettacolo di Francesca Sangalli con Francesca Gemma e Alice Francesca Redini, per la regia di Riccardo Mallus. Solo per oggi racconta con pungente ironia il mondo di oggi. Due giovani donne cercheranno di vivere le loro prime 24 ore senza addiction, imbattendosi in un mondo di personaggi inaspettati, di drammi nascosti, di legami forti.
Protagoniste di Solo per oggi, questa rocambolesca “discesa negli inferi” dei gruppi di autoaiuto sono Francesca Gemma e Alice Redini, capaci di sfumare l’ironia in dolente drammaticità, e che ben riescono a rappresentare l’universo di personaggi creato dalla brillante drammaturgia di Francesca Sangalli.
Una galleria di personaggi, dai più comuni ai più stravaganti, sono ossessionati da oggetti di consumo, si avvolgono stretti nella cartigenica per sentirsi coccolati come neonati in culla, si riempiono la casa di paperelle, si fanno fotografare mentre saltano da un treno in corsa, sperando di ottenere più like della bambina con due teste. Un oceano di ossessioni e di manie che possono farci sorridere finché non ci rendiamo conto che molte di queste sono reali, per quanto agghiaccianti. Così si passa, in un istante, dalla risata al disagio che ci deriva dalla presa di coscienza di appartenere tutti ad un’umanità sempre più malata e individualista.
Solo per oggi parla di aiuto, ma soprattutto di lotta: della lotta contro la solitudine, della lotta contro se stessi, della lotta contro gli altri, della lotta quotidiana contro la dipendenza.
Parla delle “serene 24 ore”. Parla di piccole solitudini. Parla di grandi dipendenze. Parla di Viola e Serena; parla delle loro paure, parla del loro coraggio. Parla di come non si possa smettere “per sempre”, ma si possa smettere intanto per 24 ore.
Credo in una drammaturgia capace di veicolare i temi del presente, che possa coinvolgere il pensiero del pubblico, aprendo un dialogo e uno scambio. Amo evocare dei personaggi in cui qualcuno si possa segretamente riconoscere. La ricerca è durata due anni, è stata possibile grazie alla guida esperta di molti pionieri di AA e grazie alle loro emozionanti testimonianze. È a loro e alla loro coraggiosa impresa sociale che dedico questo racconto. Francesca Sangalli