Daniele Truocchio ha invaso e infiammato il web per realizzare il suo sogno, volare a Boston per frequentare il Berklee College Of Music che nel corso di quest’anno gli ha consegnato due borse di studio, una dopo aver partecipato alle Clinics a Umbria jazz, l’altra dopo un’audizione sostenuta a Parigi.
Ma non bastano per il suo progetto, così Daniele ha indetto una campagna crowdfunding per raccogliere fondi attraverso la piattaforma musicale Music Raiser.
Daniele Truocchio ha venti anni, è di Pomezia, e fin da piccolo ha una passione viscerale per la chitarra, che lo porta a fare i primi live in giro per l’Italia dall’età di dieci anni. Ha suonato in diversi gruppi, ma negli ultimi tempi è impegnato con il suo personale trio, Daniele Truocchio Trio. Sbalorditivo ascoltarlo suonare con il suo intenso vibrato sulla sua fedele Guild De Armond. Anche se un altro sogno di Daniele è quello di farsi costruire una chitarra “su misura”.
Giovanissimo ti sei avvicinato alla chitarra, com’è successo? Un regalo? Una tua richiesta di regalo di compleanno?
«No, non è stato un regalo, avevo circa 6, 7 anni, quando iniziai a sentire il desiderio di “smanettare” sulla chitarra di mio padre, molto probabilmente, vedendo e ascoltando le prime lezioni di pianoforte di mio fratello.»
Già all’età di dieci anni hai fatto concerti, studi, masterclass, riuscivi a studiare anche a scuola? In cosa ti sei diplomato?
«Sin da piccolo ho sempre preso decisioni ed impegni in relazione alla musica, così, al momento delle scuole superiori, la mia scelta fu l’I.T.C “Via Copernico” in Pomezia (RM) diplomandomi come “ragioniere e perito commerciale” con 95/100.»
Oggi i giovani amano il rap o il solito rock progressive anni ’70, mentre tu ami il Jazz? Cosa lo rende affascinante per te?
«Non ho mai amato in ambito musicale troppi concetti, regole e problematiche varie, legate a stili musicali che precludono la possibilità di dare spazio alla creatività. La libertà che il jazz (che per me include qualunque musica in cui sia presente l’improvvisazione) concede, è l’elemento più affascinante di cui secondo me si potrebbe parlare.»
Hai vinto due borse di studio per il Berklee College di Boston, e un crowdfunding che terminerà a giorni, raccontami come sta andando…
«Il crowdfunding, ovvero, la raccolta fondi che oramai da qualche giorno è online sulla piattaforma Music Raiser sta procedendo, purtroppo un po’ lentamente, però sono fiducioso. È uno degli elementi fondamentali per la riuscita dei miei obiettivi.»
Quando inizierai il corso alla Berklee? E quanto durerà?
«Il corso al Berklee College inizierà a settembre e, la durerà 4 anni. Ma, in queste cose bisogna pensare al presente e, nel mio caso intanto ad “atterrare” negli Stati Uniti.»
Visto tutti questi impegni, un’altro penserebbe al presente, ho tutto questo lavoro da fare, qualcosa guadagno, mentre tu hai deciso di andare a studiare all’estero…
« Sì, mi è stata data questa occasione e sto cercando di sfruttarla al meglio.»
Come vedi il tuo futuro? Hai qualche idea?
« So che nel mio futuro sarò un Musicista e avrò una famiglia!»
Un giorno alla chitarra accompagnerai la tua voce?
«Nei concerti sopra citati all’età di dieci anni già accompagnavo alla chitarra la mia voce. Ho preso delle lezioni di canto qualche anno fa e, di certo in un prossimo futuro sarà parte della mia musica.»
Hai già composto qualche brano?
«Si, non c’è un giorno in cui suonando non “mi perdo” a fare qualcosa di mio. Certo, la parola “composizione” penso vada calibrata molto bene.»
Ti sei mai proposto per un talent?
«No, non mi sono mai proposto per un talent. Senza entrare nei meriti di questa metodologia di “fare musica” basti dire che non ne esistono per musicisti.»
Hai qualche hobby?
« La musica non può che essere anche il mio hobby preferito.»
Cosa leggi?
«Mi piace, per quanto possibile, essere informato sul mondo della musica quindi, leggo riviste musicali, blog, auto-biografie .»
Musica che ascolti?
«Ascolto jazz, blues il funk che amo, ma, anche la musica africana di cui mi sono appassionato grazie a Peace Diouf.»