Nel 2021 potrebbe partire e.DeOrbit per cercare di arginare il pericolo dei detriti spaziali e catturare i satelliti inattivi.
Il film Gravity lo ha rappresentato come una pioggia di detriti spaziali sia una minaccia per la vita degli astronauti.
Negli ultimi 55 anni infatti l’umanità ha lanciato in orbita almeno 17 mila oggetti con un diametro superiore a 5 centimetri e quelli di dimensioni inferiori a questi sono invece stimati in centinaia di migliaia.
L’Ente spaziale europeo (Esa), attraverso la Clean Space Initiative, ha studiato dunque alcuni progetti tra cui e.DeOrbit, è una sorta di arpione spaziale in grado di catturare i satelliti non più attivi che costituiscono una minaccia per la navigazione spaziale e, in caso di caduta sulla Terra.
La missione cattura-satelliti potrebbe essere lanciata nel 2021: il satellite non più attivo viene agganciato con un arpione dotato di sofisticati sensori e poi avviato su un’orbita più bassa. Qui viene attirato verso la Terra dalla gravità e, nel rientro, brucia al contatto con gli strati più alti dell’atmosfera.