Rosetta è arrivata alla meta, intorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko distante dalla Terra 405 milioni di chilometri.
La sonda Rosetta quindi ha compiuto un lunghissimo di dieci anni con un vettore Ariane-5 dalla Guyana francese percorrendo ben 6,4 miliardi di chilometri. «È il primo veicolo spaziale costruito dall’uomo a entrare in orbita attorno a un astro con la coda» ha affermato Jean-Jacques Dordain, direttore generale dell’Esa europea.
Da oggi e per le prossime sei settimane, sotto la guida di Paolo Ferri responsabile delle operazioni e di Andrea Accomazzo direttore di volo di Rosetta, saranno comandate alcune manovre orbitali importanti che la porteranno a quote di cento e poi 50 chilometri d’altezza con l’obiettivo di arrivare a 30 chilometri dalla superficie assicurando così una corretta posizione per Rosetta intorno al corpo celeste al fine di consentire tutte le attività di osservazione previste. Dalla sonda si staccherà poi il piccolo modulo Philae che si poserà sul corpo celeste per effettuare una trivellazione.
«L’incontro cometario – il presidente dell’Agenzia spaziale italiana – è importante per la storia dell’esplorazione dell’universo perché ci aspettiamo molte informazioni sulla formazione del nostro sistema solare. La sonda Rosetta rappresenta uno dei molti fronti di impegno per l’Asi in campo internazionale ed europeo: a questa missione, una delle Cornerstone del programma Horizon 2000+ dell’Esa, l’Asi partecipa fornendo all’Orbiter Rosetta due strumenti a guida scientifica italiana e un sostanziale contributo a un terzo, a guida tedesca. Inoltre l’Asi con l’agenzia tedesca Dlr, quella francese Cnes e altri partner europei, hanno progettato e realizzato Philae, il lander che atterrerà sulla cometa; un’impresa mai tentata prima».