Sembra che chi preferisca il tè vivi più a lungo: la bevanda riduce infatti la mortalità per «cause non cardiovascolari» del 24%, mentre tra i bevitori di caffè il rischio aumenta.
Che differenza c’è tra bere tè o caffè? Chi beve tè sicuramente vive più a lungo rispetto a chi beve caffè, lo ha dimostrato uno studio dell’università Descartes di Parigi, presentato al congresso della Società Europea di Cardiologia (Esc) in corso a Barcellona.
La ricerca dell’università Descartes di Parigi dimostra che il tè riduce la mortalità per “cause non cardiovascolari”: l’analisi è stata fatta su 131mila persone tra 18 e 95 anni, che hanno indicato in un questionario il loro consumo di tè e caffè nel corso di 3 anni e mezzo. I candidati sono stati tenuti sotto osservazione medica per individuare differenze sulla salute.
I ricercatori hanno notato che chi beve caffè ha un peggior profilo di rischio cardiovascolare, soprattutto nei soggetti dediti al fumo: se infatti al caffè (4 tazzine al giorno) si unisce il consumo di sigaretta la percentuale di rischio sale al 57%.
Si è osservato inoltre che i bevitori di caffè sono anche più sedentari, mentre tra chi preferisce il tè fuma meno e preferisce svolgere attività fisica che aumenta con l’aumentare del consumo del te.
Questione solo di stili di vita? «Il tè contiene antiossidanti che potrebbero dare benefici sulla sopravvivenza – afferma Nicolas Danchin, primo autore dello studio – ma i bevitori di tè hanno anche stili di vita migliori, e se siano questi o la bevanda in sé a proteggere la salute è una questione ancora aperta. In attesa di una risposta penso comunque che sia meglio raccomandare il consumo di tè».