Approda alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia uno dei film più attesi: “Il giovane favoloso” di Mario Martone.
La pellicola narra la storia del poeta di Recanati focalizzando l’attenzione sugli anni della crescita di Leopardi tra gli amati fratelli, la madre anaffettiva e il severissimo padre.
Una grande prova per il regista napoletano e, soprattutto, per Elio Germano, insuperabile attore nei panni del protagonista.
Martone ha spiegato ieri, 1 settembre 2014, in conferenza stampa che: «Leopardi sente da subito tutte le gabbie che si formano nella vita di ciascuno di noi: gabbie come la famiglia, la scuola, la politica, la società e la cultura.»
Ha poi sottolineato però che: «Il poeta non viene a patti con nessuno e non indossa maschere ipocrite.»
Ed ecco come il ribelle personaggio rappresentato nel film è facile da conoscere e riconoscere nell’anima e nel cuore di chiunque si approcci alla pellicola.
L’attore romano, Elio Germano ha invece spiegato come abbia studiato il personaggio di Leopardi per oltre 4 mesi prima di iniziare a lavorare al film: «Interpretare questo ruolo è stato un lusso. – ha confessato – Il testo di Martone e sua moglie Ippolita di Majo è densissimo, tutto basato su lettere scritte e ricevute da Leopardi e sulle sue opere. Usare questi documenti è sembrata la scelta più giusta, il film non necessitava di aggiunte.»
Un lavoro di due ore e 20 minuti, presentato in concorso, che strega l’intera sala meritando tantissimi applausi dopo la proiezione ufficiale.
Estremamente positiva anche la critica che apprezza il lavoro del regista napoletano che, sulla scia di “Noi Credevamo” dedica ancora una volta un film al periodo storico più trascurato dal cinema italiano.
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