Il Teatro San Ferdinando di Napoli ha ospitato, per la sola serata di mercoledì 29 gennaio, Aldo Cazzullo e Moni Ovadia ne Il Grande Romanzo della Bibbia, tratto da Il Libro dei nostri padri di Aldo Cazzullo; una produzione Corvino Produzioni, CTB Centro Teatrale Bresciano.
Tra le firme più autorevoli del giornalismo italiano (da La Stampa al Corriere della Sera) e i volti più conosciuti del giornalismo televisivo (la sua Giornata Particolare su LA7 riscuote sempre buoni ascolti), Aldo Cazzullo è anche autore di numerosi libri sulla nostra storia, politica e cultura, ciascuno dei quali è divenuto un best-seller. Dal 2022, insieme al suo stimato amico Moni Ovadia, porta in teatro i temi e le storie contenuti nei suoi libri e che appassionano nondimeno il pubblico dal vivo. È questo il caso di “Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo” (Mondadori), subito in vetta alle classifiche di vendita, da cui è stato tratto lo spettacolo Il Duce delinquente con Moni Ovadia e Giovanna Famulari. Sempre con Ovadia e Famulari porta ora a teatro il libro “Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia” uscito per HarperCollins e divenuto il libro più venduto in Italia nel 2024.
Si tratta di un racconto chiaro e lineare dei personaggi maggiori e degli avvenimenti chiave racchiusi nel Vecchio Testamento, il libro più tradotto, venduto e commentato al mondo. La lunga epopea del popolo ebraico, dalla creazione alla promessa di una terra su cui stare, passando per la cacciata dall’Eden, il primo omicidio (un fratricidio), il grande Diluvio, la schiavitù in Egitto, l’attraversamento del Mar Rosso, le tavole dei dieci Comandamenti (in ebraico “le dieci Parole”). La costante di tutte queste vicissitudini è il rapporto dell’Uomo con Dio, a volte complice a volte conflittuale. Un dio – quello ebraico – amorevole e iroso, paterno e vendicativo, a seconda delle evenienze, ma sempre ironico. E chi meglio di Moni Ovadia, che da Cabaret Yiddish a Oylem Goylem a Il Banchiere Errante, ha sempre sottolineato questo aspetto caratteristico e unico della cultura ebraica, poteva affiancare il narratore Cazzullo in questa cavalcata di personaggi archetipici? Dal puerile Adamo all’indisponente Caino, dal saggio Giuseppe all’eroico Mosè (che però balbetta), dal fedele Abramo al paziente Giobbe. Una carrellata di uomini che, ciascuno con le sue debolezze, vengono messi alla prova e finanche tentati dalle lusinghe del Diavolo, piccoli uomini che diventano grandi nel loro lungo cammino verso la salvezza.
Ad accompagnare questo duo d’eccezione sul palco, l’apprezzatissima Giovanna Famulari, polistrumentista il cui repertorio spazia dalla musica classica a quella jazz, dalla Yiddish al Gospel e all’elettronica. Impreziosiscono l’allestimento i video curati da Elisa Savi e i disegni sulla sabbia di Gabriella Compagnone.