“Mettici la mano” in scena al Teatro Sannazaro di Napoli ,commedia scritta da Maurizio De Giovanni e diretta da Alessandro D’Alatri con Antonio Milo, Adriano
Falivene, Elisabetta Mirra, produzione Diana OR.I.S.
“Mettici la mano” appartiene alla categoria di spettacoli teatrali la cui forza trainante non si esaurisce in una o più stagioni .
Infatti lo spettacolo, andato in scena la prima volta nel 2021(subito dopo il periodo covid), non smette di attirare un pubblico sempre più numeroso per la carica di umanità e l’ironia che lo
caratterizzano.
Merito del teatro Sannazaro è quello di dare sempre più spazio ad artisti del nostro Territorio al fine di tutelare il nostro enorme patrimonio artistico.
Dopo il successo della serie televisiva tratta dai romanzi sul Commissario Ricciardi dello scrittore Maurizio De Giovanni , è stato messo in scena lo spettacolo “Mettici
la mano” che vede protagonisti il brigadiere Maione (Antonio Milo) e Bambinella (Adriano Falivene) personaggi amatissimi dal pubblico televisivo.
Ambientato nel ‘43 in una Napoli devastata dalle bombe e dalla occupazione tedesca, ritroviamo Maione e Bambinella in un rifugio antiaereo dove si sono
rifugiati per sfuggire alla furia devastatrice che pervade la Città.
Maione si presenta con Melina una giovane ragazza (Elisabetta Mirra) , accusata dell’ uccisione del marchese di Roccafusca presso il quale prestava servizio.
In questo contesto i due protagonisti si scambiano le loro personali opinioni sul drammatico fatto di sangue ,restituendoci un racconto pervaso da una profonda
pietas cristiana che ci fa riflettere su temi quali senso del dovere, giustizia,
che animano il brigadiere Maione, mosso altresì da amore, benevolenza, clemenza verso quelli delle classi sociali più deboli in una società così diseguale.
Il brigadiere ha comprensione per Bambinella e per la sfortunata ragazza che per una infanzia difficile hanno pagato un prezzo fin troppo alto .
Tuttavia la comicità prorompente di Bambinella e il rapporto quasi paterno con il brigadiere fanno da contraltare al pensiero critico, rendendo questa storia, dal
sapore eduardiano, unica nel suo genere.
Nell’ allestimento del testo il regista Alessandro D’Alatri ci restituisce una caratterizzazione puntigliosa dei 3 personaggi con le loro luci e ombre, che inducono
il pubblico a riflessioni universali sulla vita, il libero arbitrio, la morte, la giustizia che non è uguale per tutti, la forza della maternità, il significato profondo della
famiglia, sulla importanza del perdono, e su Napoli nelle sue mille sfaccettature.
Tre figure che il regista D’Alatri ha definito “maschere pirandelliane” costrette a indossare nella vita un costume:
uno il rigore della divisa( il brigadiere), l’altro la leggerezza della femminilità travestita( Bambinella), la ragazza ( Melina) l’ infanzia
rubata e vilipesa.
“-Ma la realtà non ci fu data e non c’è- prendendo a prestito le parole di Pirandello- ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo, e non sarà mai una per tutti e per sempre,
ma di continuo e infinitamente mutabile“.
Adriano Falivene , attore in costante crescita, riesce a interpretare il personaggio di Bambinella con ironia, mai sopra le righe, senza cadere nella trappola caricaturale,
mostrando il lato tenero, intimista, patetico e la profonda saggezza del personaggio, facendoci toccare con mano la solitudine esistenziale del personaggio.
Antonio Milo, attore dall’ istinto scenico molto personale, nel personaggio del brigadiere burbero ma buono, riesce a coniugare con successo ironia e profondità.
La giovane e promettente Elisabetta Mirra nell’ interpretazione della sfortunata Melina , mostra evidenti doti e capacità che sicuramente meritano di essere
approfondite con il tempo e l’ esperienza.
Il testo “Mettici la mano” dello scrittore Maurizio De Giovanni ha un sapore retrò, anche se la struttura e i personaggi sono caratterizzati da argomentazioni e
problematiche estremamente attuali .
Un testo ben strutturato che verte, restituendogli leggerezza, sul mood comico dei due personaggi principali.
Da vedere.