Reduce dal successo di Eleganzissima, Drusilla Foer torna al Teatro Bellini di Napoli, portando in scena la sua seconda opera autorale dal titolo Venere Nemica.
Si tratta di una pièce teatrale a tratti musical, scritta a quattro mani da Drusilla Foer e Giancarlo Marinelli, per la regia di Dimitri Milopulos e la Produzione artistica di Franco Godi per Best Sound.
Ad affiancare sul palco Gianluca Gori (vero nome della Foer), l’attrice, cantante e performer Elena Talenti. Ad entrambi le artiste va riconosciuta la straordinaria capacità di aver saputo con tenacia ed eleganza proporre uno spettacolo intenso, a tratti ironico e a tratti drammatico, riuscendo a mantenere alta l’attenzione e le aspettative del pubblico in sala.
Venere Nemica è ispirato alla favola di Apuleio “Amore e Psiche”. Al centro della storia troviamo lei, Venere, Dea della bellezza e dell’amore, interpretata da Drusilla Foer. Lontana dall’Olimpo e dai suoi parenti – condannati anche loro a vivere in questa eterna bolla di tempo che è l’immortalità – la Dea trova casa a Parigi. La sua esistenza è segnata dall’infelicità di sentirsi intrappolata in questa eterna bolla di tempo che è l’immortalità, la stessa che la induce a vivere nell’imperfetto mondo e modo degli esseri umani – che lei ama definire mortali – godendo delle debolezze come la moda e il lusso.
«Immaginate la mia gioia. Una dea, condannata a vivere nell’eterna umidità del mare, scoprire l’esistenza della messa in piega!».
Nella sua dimora parigina, Venere non è da sola. Trascorre, infatti, la sua eternità in compagnia di una misteriosa e inseparabile cameriera, che più tardi scopriremo essere Psiche. Ed è proprio qui che lo spettacolo si rifà alla storia tra Psiche e Amore (Cupido), figlio di Venere. In un sussulto di ricordi, si ripiomba nel passato, rivivendo la delusione per il figlio ingrato e disubbidiente e riversando, da suocera nemica, tutto il suo rancore di Dea frustrata e di madre tradita.
Ma l’imprevedibilità della vita fa sì che l’odio di Venere si tramuti in un amore infinito e incondizionato per quel figlio ferito che, in fuga dall’amata, torna da sua madre per curare le ferite del corpo e dell’anima.
Venere Nemica adotta una chiave di lettura molto singolare, in cui il Mito viene interpretato in maniera divertente e allo stesso tempo emozionante, in un vortice in cui i grandi temi Classici si incontrano e si scontrano con la contemporaneità; una straordinaria operazione resa possibile grazie all’iconica Drusilla Foer e alla sua compagna di viaggio, Elena Talenti.