Un libro da leggere, ricco di aneddoti e curiosità, impreziosito da immagini e schede con commenti critici dei film più rappresentativi dell’artista napoletano
Io, Nando Paone è un agile volumetto scritto sotto forma di intervista rilasciata allo psichiatra, psicoterapeuta, giornalista e critico cinematografico Ignazio Senatore dal grande attore napoletano che sta per festeggiare ben cinquant’anni di carriera. (pag. 180, Ed. Martin Eden, Collana Galassia Gutenberg Cinque, Prefazione di Vincenzo Salemme).
Il grande attore napoletano debuttò infatti nel 1974 diretto da Mico Galdieri per poi approdare alla compagnia di Eduardo e lavorare in seguito con Maurizio Scaparro, Ugo Gregoretti, Luca De Filippo e per il cinema con registi del calibro di Dino Risi, Mario Monicelli, Steno, Luca Miniero, Matteo Garrone, Vincenzo Salemme, Diego Olivares, Pietro Castellitto, Carlo Luglio e in TV sotto la direzione di Jean-Jacques Annaud e Tiziana Aristarco ( The Borgia-Mina Settembre)
Nando Paone, vincendo la sua innata ritrosia, non solo ripercorre nel libro la sua straordinaria carriera ma opera delle riflessioni sul mestiere di attore che va fatto con preparazione, sacrificio, professionalità e rispetto del pubblico.
«Quando avevo sedici anni, a Bagnoli, c’erano sei, sette sale e si andava al cinema senza sapere nulla del film che avremmo visto. Una sera c’era in programmazione L’inquilino del terzo piano di Roman Polanski. Decido: voglio fare l’attore». Ed è proprio da questa folgorazione, come San Paolo sulla via di Damasco, che inizia di fatto la sua avventura nel mondo della recitazione che lo porta anche a fondare uno spazio teatrale a Pozzuoli nonché un laboratorio di recitazione: la Sala Molière. Non sovvenzionata da fondi pubblici ma dallo stesso Paone, alterna spettacoli teatrali con quelli di musica, danza, cinema ospitando artisti famosi o emergenti.
Più volte Nando Paone ha detto di accettare ruoli che avessero da insegnare qualcosa agli spettatori, a farli riflettere su temi importanti pur mantenendo una certa leggerezza come spesso è avvenuto nei personaggi proposti dal suo amico e collega Vincenzo Salemme. Chi non lo ricorda nel ruolo di Cico in …e fuori nevica! o in quello di Geremia ne L’amico del cuore ? Ma Nando Paone ha regalato al suo pubblico altri personaggi indimenticabili quali quello di Costante Piccolo in Benvenuti al Sud e a teatro quello di Don Chisciotte nel Don Chisciotte della Pignasecca di Maurizio de Giovanni per la regia di Alessandro Maggi. Nando Paone è infatti un attore che spazia dal comico al drammatico che studia i copioni con un’attenzione maniacale per poter restituire ai personaggi tutte le molteplici sfumature di cui necessitano. Insomma il metodo Stanislavskij e quello brechtiano ovvero l’immedesimazione e lo straniamento convivono nelle grandi capacità attoriali di Paone.
E tanti attori famosi hanno recitato con lui in opere teatrali o cinematografiche: Bud Spencer, Mariangela Melato, Umberto Orsini, Franco Branciaroli, Marina Confalone, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassmann.
Nel libro commosso il ricordo di Cetty Sommella, sua compagna di vita e musa ispiratrice, scomparsa qualche anno fa.
Io, Nando Paone è un libro da leggere, ricco di aneddoti e curiosità, impreziosito da schede con commenti critici dei film più rappresentativi dell’artista napoletano e corredato da una bella e significativa galleria fotografica.