Anche stavolta Maurizio de Giovanni non delude i suoi affezionati lettori con Pioggia, il dodicesimo libro della serie dedicata ai Bastardi di Pizzofalcone (pag.230, Ed. Einaudi, Collana Stile Libero Big).
La scalcinata squadra di reietti dovrà assicurare alla giustizia l’assassino o gli assassini di Leonida Brancato,un principe del Foro, un penalista imbattibile, soprannominato il re del cavillo.
In una grigia giornata di novembre, sferzata dalla pioggia incessante al parco Paradiso, di sicuro il condominio tra i più noti ed eleganti della città di Napoli, la badante Aida Dinu ritrova riverso sul pavimento il corpo senza vita del suo datore di lavoro. Leonida Brancato è stata strangolata e il suo cadavere è stato preso a calci. Perché tanta ferocia? Vedovo, vecchio e malato vive una vita abitudinaria e non ha rapporti con nessuno, neppure con suo figlio Giancarlo e sua nipote Brigida Alfano a cui ha affidato le sorti dello studio. La Scientifica conferma ai Bastardi che non ci sono segni di effrazione e non è stato rubato nulla, né soldi, né oggetti di valore. L’omicidio appare senza movente e si prefigura come uno dei casi più difficili da risolvere.
Sotto un diluvio universale, braccati dai soliti detrattori ed attanagliati dai tanti problemi personali, i poliziotti del commissariato di Pizzofalcone arriveranno a scoprire una verità inaspettata che porterà ad una riflessione sulla giustizia e sul ruolo di chi la esercita nelle aule dei tribunali.
Le prime pagine del romanzo sono dedicate alla pioggia che per Maurizio de Giovanni è un sentimento, un sentimento nero, uno stato d’animo di cui però bisogna fidarsi. E nelle pagine successive specifica: «Ci sono città dove la pioggia non è contemplata. Perché lo stereotipo racconta di un sole perenne, o perché l’azzurro del cielo riflesso dal mare è il simbolo consolidato del territorio, o perché le canzoni questo dicono e nei film non piove mai: sta di fatto che in tali dannati e sfortunati luoghi la pioggia cade eccome, proprio come altrove, e lo fa con la stessa imprevedibilità di un terremoto o di un’eruzione”».
E la pioggia bagna tutti i personaggi, li deterge, li purifica con uguale intensità. Anche l’acqua che gocciola dal lavandino della vittima ha un suono penetrante che infastidisce ma che asseconda i battiti del cuore e del tempo che scorre inesorabile.
Ottavia deve decidersi e fare chiarezza sui sui suoi sentimenti, Romano deve scegliere tra le sue donne per assicurare un futuro alla piccola Giorgia, Alex deve fare i conti con la malattia della madre, Lojacono deve scoprire i segreti di Marinella con o senza l’aiuto della professoressa Cantone, Elsa deve fidarsi della piccola Vicky, Aragona deve essere meno fastidioso e intemperante. É necessario ed urgente assicurare alla giustizia il colpevole o il caso passerà ad altri e le loro storie personali stavolta remano contro. Qualcuno potrebbe perdere la necessaria lucidità travolto dalla pioggia incalzante, battente, persistente, incessante. Ma il metodo dei Bastardi che non godono di una grande reputazione, risulta vincente. Anche se nessun delitto è mai uguale ad un altro simili sono le origini, i sentimenti perversi che portano all’omicidio: invidia, ossessione, potere e soldi. A fare la differenza sono le vie sotterranee percorse da quegli impulsi, I Bastardi non solo lavorano in gruppo ma si raccontano anche le impressioni e le intuizioni, i dettagli che ai più sembrano essere i incongruenti o addirittura distraenti rispetto all’indagine e non accade mai che qualcuno metta in dubbio le sensazioni dell’altro.
Più volte abbiamo detto che i romanzi di Maurizio de Giovanni non si leggono per conoscere il nome del colpevole. La loro forza è nelle storie ben costruite ed avvincenti e nella profondità narrativa con cui emergono le caratteristiche dei suoi personaggi. I Bastardi sono ormai diventati persone di famiglia alle quali i lettori dispensano affetto.
Pioggia conferma il grande talento di scrittore di Maurizio de Giovanni e ne consolida il rapporto con i lettori.
Lasciate fare alla pioggia, fidatevi. Lasciate fare a Maurizio de Giovanni e ai suoi Bastardi. Fidatevi.