Il cinema Modernissimo ha ospitato il regista Riccardo Milani e gli attori Antonio Albanese e Virginia Raffaele in occasione dell’uscita del film Un mondo a parte che è nelle sale cinematografiche dal 28 marzo e che è risultato il più visto nel giorno di Pasqua.
Dopo la proiezione, terminata con un lungo applauso, Riccardo Milani, Antonio Albanese e Virginia Raffaele hanno dialogato con il pubblico presente in sala. Il regista ha parlato del suo amore per i piccoli centri che si stanno spopolando e delle difficoltà di tenere aperte le scuole in paesini di montagna dove gli insegnanti rappresentano per alunni e famiglie un punto di riferimento costante. Inoltre ha detto: «É il quinto film che faccio con Antonio e penso che condividiamo lo stesso obiettivo ovvero la costruzione di storie di cui forse nessuno parlerebbe ma che ci interessano da vicino, raccontate con leggerezza senza ignorarne gli aspetti peggiori. Queste realtà che spesso ignoriamo sono capaci di portare avanti un messaggio di integrazione reale e non ideologica, concreta e fattibile. Inutile dire che il successo del film è dovuto agli interpreti e soprattutto ai bambini ricchi di spontaneità».
Antonio Albanese ha detto: «Non conoscevo i luoghi dove è stato girato il film ma sono cresciuto in montagna e ho sempre avuto rispetto della Natura. Mi ha sorpreso come tutte le persone ci hanno accolto con un senso di comunità che forse abbiamo perduto. Mi piace lavorare con Riccardo di cui apprezzo l’onestà intellettuale e il garbo e ovviamente con Virginia. Abbiamo lavorato con otto bambini a dir poco vivaci e pieni di vita e ho anche imparato il loro dialetto marsicano non senza difficoltà. É stata una bella esperienza».
Virginia Raffaele ha detto di essersi da subito innamorata del personaggio di Agnese e ha proseguito: «Non ho mai frequentato posti di montagna ma Riccardo mi ha parlato con tale passione del suo progetto e di questa comunità che non ho saputo dire di no. Potevamo tornare nei fine settimana a Roma ma io preferivo rimanere per rendere ancora più credibile il mio personaggio. Era un po’ anche la mia storia. Dopo essere nata e cresciuta al Luneur di Roma e aver sofferto per la sua chiusura ho sentito in me una grande nostalgia e mi sono resa conto che anche questa piccola scuola meritava di restare aperta per accogliere bambini e famiglie».
Un mondo a parte racconta la storia di Michele Cortese( Antonio Albanese), un maestro elementare che , dopo aver insegnato per molti anni a Roma, chiede il trasferimento. Gli viene assegnato d’ufficio l’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico (un poeta-pastore) ubicato in un piccolo paesino nel Parco Nazionale d’Abruzzo, con un’unica pluriclasse di soli 7 bambini la cui età oscilla dai 7 ai 10 anni. Accolto dalla vice preside Agnese (Virginia Raffaele) dopo un breve periodo di spaesamento, diventa un vero montanaro con l’aiuto dei suoi allievi e delle loro famiglie. Ma arriva una pessima notizia: a causa delle mancate iscrizioni la scuola dovrà interrompere l’ attività didattica. Michele e Agnese, alleati ed innamorati, faranno di tutto per scongiurare la chiusura arrivando ad ospitare alcuni bambini ucraini, fuggiti dall’orrore della guerra con l’aiuto delle istituzioni.
Il successo del film ha tante motivazioni. Innanzitutto la coppia Albanese-Raffaele funziona e alla grande.Entrambi beniamini del pubblico riescono ad essere credibilissimi nei ruoli a loro affidati e si nota da subito una certa complicità che fa bene al lungometraggio. Antonio Albanese e Virginia Raffaele sono davvero due mostri di bravura!Poi c’è da considerare il rapporto ben rodato tra Albanese e Milani. Dopo aver girato insieme ben 4 film ( Mamma o papà? 2017- Come un gatto in tangenziale 2017- Come un gatto in tangenziale-Ritorno a Coccia di morto 2021- Grazie Ragazzi 2023) si intendono a meraviglia condividendo una certa idea di cinema interessato a temi attuali e sociali.
E ancora la semplicità e la linearità della trama, il lieto fine, il sapiente uso della cinepresa nel raccontare attraverso immagini paesaggi montani di rara bellezza e suggestione, il candore e la spontaneità dei bambini, la caratterizzazione dei personaggi che fanno da contorno ma non per questo meno efficaci e veri, il parlare di argomenti seri quali la crisi demografica , la guerra in Ucraina, le difficoltà del mondo della scuola con leggerezza disarmante.Insomma Un mondo a parte è un bel film, da vedere. Noi di Mydreams speriamo che venga proposto anche nelle scuole perché dobbiamo tutti riscoprire il senso di comunità e di condivisione che da sempre hanno reso grande il nostro Paese.