E.G.O. Extreme Game Over lo spettacolo con Lorenzo Balducci, scritto da Mariano Lamberti e Riccardo Pechini, regia di Mariano Lamberti in scena al Teatro Sannazaro di Napoli.
“E’ il terzo spettacolo che facciamo insieme a Mariano Lamberti e Riccardo Pechini – ha dichiarato Lorenzo Balducci- e ne sono onorato.
La morte, che è il punto di partenza principale dello spettacolo , rappresenta un pensiero frequente ineludibile nella vita di tutti ,
che cerchiamo di sfuggire esorcizzandolo nei modi più disparati e
fantasiosi per restare aggrappati alla vita stessa.
In Teatro sono rari gli spettacoli incentrati su questo argomento, che rappresenta ancora un tabù a tutti gli effetti”-.
Mariano Lamberti regista, sceneggiatore, nello scrivere “ E.G.O. Extreme Game Over si è ispirato al pensiero buddista( che pratica da 30 anni) che è il tema del suo recente libro “ Il Maestro”.
Questo parlare della morte è ancora un tabù o è diventato un argomento del quale
si parla oggi anche troppo frequentemente specie attraverso i canali televisivi?
La morte nella nostra società è servita in tutte le sue forme e sfaccettature , molto
spesso senza rispetto e misura.
La morte non dovrebbe essere una cosa di cui aver paura, in quanto fa parte del ciclo della vita, bisognerebbe pensare a lei almeno 5 minuti al giorno secondo il pensiero buddista,
perché guardarla negli occhi potrebbe essere terapeutico in quanto come dice lo scrittore Edmund Wilson “la morte è una profezia che non manca mai”.
Tutto parte dall’ idea della accettazione della certezza che non esiste niente di eterno, ma che gli eventi, le persone sono caratterizzati dalla impermanenza, dalla transitorietà.
E.G.O. Extreme Game Over ha il merito di raccontare in maniera ironica, cinica,
dissacrante i mezzi che usiamo per rimandare questo appuntamento che riguarda
tutti indistintamente.
Uno spettacolo pungente, non rassicurante, incisivo che ci fa riflettere sulla caducità della vita ,travolgendoci grazie all’ impegno e professionalità di Lorenzo Balducci.
Lo spettacolo ci affascina per la potenza linguistica, ci scuote dalla indifferenza nella quale naufraghiamo sempre di più,
induce a una amara riflessione sulle paure e insicurezze del nostro tempo sempre più instabile, ci fa
riflettere sugli orrori della chirurgia estetica sempre più invasiva e sconcertante.
Oggi invecchiare è considerato il male assoluto per molti , portando così l’ industria farmaceutica ad essere la seconda nel mondo in termini di fatturato dopo quella delle armi.
Altro argomento trattato nello spettacolo è la ricerca del soddisfacimento sessuale in maniera compulsiva e non gratificante ,che è diventato per molti una forma di dipendenza.
Una frase famosa di Marcello Marchesi diceva” Spero che la morte mi colga ancora
vivo!” :
Non si tratta di essere in vita, ma di essere vivi in maniera appassionata, in viaggio, innamorati, felici, sereni, perché la vita è breve ,anche se spesso ce ne dimentichiamo.
La vita non è sopravvivere alla tempesta, ma riuscire a danzare sotto la pioggia!.