“Via Senzamore 23” in scena al Teatro Sannazaro di Napoli con Giuseppe Gaudino, drammaturgia di Gianni Solla, regia di Giuseppe Miale di Mauro, produzione Nest Napoli Est Teatro .
“Siamo partiti – ha dichiarato Giuseppe Gaudino – con Francesco di Leva, Adriano Pantaleo, Giuseppe Miale di Mauro e altri amici, dalla comune volontà di dare
attenzione e nuove opportunità ai giovani del territorio di San Giovanni a Teduccio(Na), così da contribuire allo sviluppo culturale della zona, fortemente
penalizzata da varie problematiche sociali.
Ci siamo messi in gioco in prima persona e i risultati non sono mancati, trasformando così il quartiere in un ideale palcoscenico diffuso attraverso la nostra scuola di Teatro e i laboratori.
Ci tenevo particolarmente a portare in scena “Via Senzamore 23”che mi ha permesso di dare agli spettatori qualcosa di più forte e diretto rispetto a ciò che possono ottenere,
con immediatezza e in qualunque momento , dalla tecnologia”.
“Via Senzamore 23” vede come protagonista un impiegato del catasto che vive una vita modesta, tormentato dalla solitudine esistenziale e dai fantasmi dei ricordi
che emergono dal passato.
Un testo stimolante sulla incapacità da parte del protagonista di costruirsi un futuro felice con le proprie forze e capacità.
Non ci sono vincitori in questa storia, solo l’amara considerazione che la famiglia che dovrebbe essere il luogo della autorealizzazione più alta dell’uomo, diventa invece luogo dove
tutto può accadere lasciando cicatrici indelebili.
Merito di Giuseppe Gaudino è stato quello di mostrarci con leggerezza, con un sorriso, con lucida follia, una storia intima , patetica, tenera, servendosi di diversi fili
narrativi e di un graduale sovrapporsi delle temporalità per lasciare entrare i fantasmi passati che lo tormentano ancora nel presente.
“- Si può vivere senza amore?“
“ I figli devono pagare per le colpe dei genitori ?“
“Via Senzamore 23” porta in sé temi universali quali l’amicizia, il dolore, il trauma della perdita dei genitori in circostanze drammatiche, l’amore non ricambiato, la
solitudine.
In un’ epoca dominata sempre più dalla digitalizzazione, da rapporti virtuali effimeri e dal profitto, il tema della solitudine che il regista affronta con
competenza, è quanto mai attuale.
Il tema delle dinamiche che si scatenano per aver vissuto in famiglie problematiche, è un tema caro al regista Giuseppe Miale di
Mauro che ha affrontato il tema anche nell’ ”Educazione Siberiana “ e nello spettacolo ”Onora il padre” .
Siamo portati a considerare i buoni sentimenti, l’amore, la felicità come in via di estinzione , stritolati dallo stile di vita attuale.
Il Teatro , come materia in continua evoluzione, è il luogo deputato per mettere in evidenza le problematiche sociali , nel tentativo di arginarle e affrontarle, anche con
leggerezza, in un momento di esperienza che si fa collettiva riflessione.
Uno spettacolo imperdibile “Via Senzamore 23” dal retrogusto amaro, specchio deformato e potente metafora dei nostri tempi in sofferenza!